17 Gennaio 2025 - 10:32:20

di Martina Colabianchi

Il bando pubblicato dalla Regione Abruzzo per la rigenerazione urbana dei Comuni con una popolazione inferiore ai trentamila abitanti, nell’ambito dell’Accordo di coesione sottoscritto con il governo, è senz’altro una buona notizia, per la quale rivolgiamo un plauso. Ci sono tuttavia delle storture rilevanti, sollevate da diversi sindaci, da correggere al più presto“.

A dichiararlo è Angelo Radica, presidente della sezione abruzzese dell’associazione di comuni Autonomie locali italiane. Il riferimento è al bando approvato dalla Regione lo scorso 15 gennaio, che destina contributi ai comuni con popolazione inferiore a 30 mila abitanti per la riqualificazione urbana. Il bando, previsto dall’Accordo di coesione sottoscritto con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, vuole promuovere la valorizzazione dei territori meno popolosi, attraverso il rilancio economico e l’aumento della loro attrattività.

Il presidente di ALI Abruzzo sottolinea, però, alcune criticità. “In primo luogo la presenza di elementi per la cui valutazione è dato eccessivo spazio alla discrezionalità, rischiando di inficiare correttezza e trasparenza. Segnaliamo poi la scelta di conferire punteggio e quindi maggiori possibilità ai Comuni che hanno avviato la procedura di approvazione dei nuovi Piani urbanistici comunali, i PUC, che in realtà nella nostra regione sono pochissimi. Da rilevare inoltre discrasie tra quanto contenuto nel bando e quanto previsto negli allegati, come nel caso del PCA (Piano di Classificazione Acustica). Siamo a disposizione per aprire un’interlocuzione per attuare i necessari aggiustamenti, che occorrono a nostro avviso per migliorare l’equità e la credibilità del bando, a beneficio di tutti i comuni interessati“.