17 Gennaio 2025 - 19:20:46
di Tommaso Cotellessa
Nella giornata di oggi, presso la sede della CGIL dell’Aquila, si è tenuta un’assemblea pubblica che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali, per discutere il contrasto al nuovo contratto collettivo sottoscritto da Cisal e Assocontact. Le sigle sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL-TELECOMUNICAZIONI, insieme alle confederazioni, hanno ribadito il loro netto rifiuto a un accordo che, secondo loro, riduce drasticamente i diritti e il salario dei lavoratori, rappresentando un grave passo indietro per il settore.
Il contratto Cisal-Assocontact, definito “inammissibile” dai sindacati, è stato presentato come un’iniziativa per salvaguardare la produttività delle aziende del settore CRM/BPO (Call Center in outsourcing). Tuttavia, i rappresentanti sindacali denunciano che l’accordo va a discapito dei lavoratori, comprimendo diritti e retribuzioni.
Tra le principali criticità evidenziate:
- Incremento salariale irrisorio: solo 7,74 euro annui per i prossimi tre anni per il terzo livello delle telecomunicazioni.
- Riduzione delle ore di permesso: dalle 104 previste dal CCNL TLC a sole 48.
- Tagli all’integrazione per malattia: dall’attuale copertura al 100% nei primi tre giorni, si prevede una graduale riduzione fino all’azzeramento.
- Smantellamento della clausola sociale: criteri selettivi rivisti, eliminazione del principio di territorialità e nessuna garanzia sul mantenimento della retribuzione annua lorda (Ral).
- Controllo a distanza e monitoraggio delle performance: con legame diretto tra prestazioni e parti della retribuzione.
I sindacati sottolineano che queste modifiche rappresentano una pagina nera per il settore, rischiando di produrre un “effetto domino” che potrebbe trascinare con sé altre categorie di lavoratori.
La vertenza interessa direttamente più di mille lavoratori in Abruzzo, impiegati presso le sedi di 3G Spa (Sulmona e Chieti) e Tecnocall Srl (L’Aquila, Avezzano e Pescara). Tuttavia, i sindacati avvertono che il contratto potrebbe presto essere esteso a tutto il comparto nazionale dei call center.
Un segnale positivo per i lavoratori è arrivato dal Consiglio Comunale dell’Aquila, che ha approvato un ordine del giorno urgente a sostegno delle sigle sindacali. L’atto impegna il Sindaco, la Giunta e la Presidenza del Consiglio a utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione per opporsi all’applicazione del nuovo contratto.
“Questo voto dimostra l’attenzione delle istituzioni locali verso una problematica che tocca da vicino il nostro territorio e i diritti dei lavoratori”, hanno dichiarato i sindacati.
Le segreterie territoriali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL-TELECOMUNICAZIONI hanno annunciato ulteriori iniziative:
- Richiesta di audizione presso la Commissione Lavoro del Consiglio Regionale d’Abruzzo.
- Collaborazione con i parlamentari locali per individuare una soluzione normativa.
- Promozione dell’applicazione del CCNL TLC come unico standard contrattuale del settore, anche attraverso l’introduzione di specifiche clausole nei bandi di gara.