19 Gennaio 2025 - 10:17:38
di Martina Colabianchi
Sono 15 in totale i morti sul lavoro in Abruzzo da gennaio a novembre 2024, dato che colloca la nostra regione in fascia gialla.
E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, che misura l’incidenza degli infortuni mortali durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Lo fa mediante una zonizzazione secondo una scala di colori che va dal bianco, regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale, al rosso dove sono incluse le regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.
A livello provinciale, in Abruzzo è Chieti a registrare i dati peggiori con un’incidenza del 40,8% sugli occupati, dato che la colloca al 35° posto in graduatoria nazionale. Sei, qui, i morti sul lavoro. Segue L’Aquila, al 65° posto con un’incidenza del 27,5% e tre morti sul lavoro in totale. In ultimo Pescara e Teramo, rispettivamente al 76° e 77° posto con, anche qui, tre persone defunte per infortuni mortali sul lavoro per provincia.
Lo scenario descritto dallo studio dell’Osservatorio Vega è davvero scoraggiante. Sono infatti 32 i decessi in più rispetto al 2023, e a crescere sono soprattutto gli infortuni mortali in itinere. Gli infortuni totali sono 540mila.
A finire in zona rossa a fine novembre 2024 con un’incidenza superiore al +25% rispetto alla media nazionale sono Basilicata, Valle d’Aosta, Umbria, Trentino-Alto Adige, Campania, Sardegna e Sicilia. E’ ancora il settore delle costruzioni a far rilevare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro, sono 147, seguito da trasporti e magazzinaggio (99), dalle attività manifatturiere (94) e dal commercio (51).
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro tra gennaio e la fine di novembre 2024 sono 50, mentre 30 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 164, mentre sono 45 quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere.
Le denunce di infortunio totali crescono circa dello 0,09% rispetto a novembre 2023; erano 542.568 a fine novembre 2023, nel 2024 sono passate a 543.039.