20 Gennaio 2025 - 19:10:22
di Tommaso Cotellessa
Anche la giustizia tributaria è finita sotto la lente d’ingrandimento da parte del Governo (o meglio del Ministero dell’Economia) e dovrebbe essere oggetto di una riforma. Il tema, come sta accadendo per la giustizia contabile, è sempre quello della razionalizzazione delle sedi.
L’obiettivo della riforma sarebbe anzitutto quello di mantenere le Corti tributarie di primo grado solo nei capoluoghi di regione. E poi, riguardo il secondo grado, chiudere le sezioni distaccate di Corte tributaria mantenendo una sede di appello per Regione. L’Abruzzo potrebbe essere toccato e non poco da questa ipotesi di riforma.
Ad oggi, infatti, la nostra Regione conta quattro sedi di Corte tributaria di primo grado (una per ciascun Capoluogo di Provincia) e poi ha anche una sezione staccata di Corte di secondo grado, situata a Pescara. Facendo quindi i conti, potrebbero andare incontro alla soppressione tre sedi di primo grado e quella staccata di secondo grado.
Insomma, ipoteticamente, quattro Corti su sei chiuderebbero i battenti. Il tutto in uno scenario che, in Abruzzo, nel 2024 ha visto un aumento dei ricorsi alle Corti tributarie di primo grado, con 2870 ricorsi a fronte dei 1954 registrati nel 2023. Ricorsi che hanno interessato soprattutto la sede di Pescara (946 nuovi fascicoli), a seguire L’Aquila (723), poi Chieti (630) ed a chiudere Teramo (571).
Tornando a parlare della riforma, questa dovrebbe essere attuata entro il 31 agosto prossimo, ma va detto che, ad oggi, lo schema sulla nuova organizzazione territoriale delle Corti tributarie ancora non c’è