21 Gennaio 2025 - 09:36:21

di Vanni Biordi

La viticoltura abruzzese si trova di fronte a una scelta cruciale: innovare e affrontare le sfide del futuro, oppure restare indietro. Confagricoltura Abruzzo lancia un appello per un confronto aperto sul tema della dealcolazione del vino, una pratica enologica che permette di ridurre il contenuto alcolico.

La proposta di Confagricoltura, però, ha suscitato una reazione da parte di Coldiretti, che, pur senza citarla direttamente, ha accusato l’associazione di creare allarmismi. Accusa respinta con forza dal Vicepresidente di Confagricoltura Abruzzo, Mauro Lovato: “Il nostro intento non è allarmare, ma tutelare l’intera filiera, composta da una miriade di piccoli produttori e poche grandi aziende”, dice Lovato

Confagricoltura non si limita a denunciare i rischi, ma propone soluzioni concrete. L’idea centrale è la creazione di un polo di dealcolazione, una struttura centralizzata a servizio di tutte le aziende, soprattutto quelle più piccole che non avrebbero la possibilità di investire autonomamente in questa tecnologia. “Questo polo”, spiega Lovato, “tutelerebbe le piccole aziende che non potrebbero sostenere i costi per adeguarsi alle nuove normative.”

La dealcolazione, secondo Confagricoltura, non rappresenta una minaccia per le eccellenze abruzzesi come il Montepulciano e il Trebbiano, già tutelate dal decreto ministeriale che esclude le DOP e le IGP da questa pratica. Al contrario, viene vista come un’opportunità per ampliare i mercati e valorizzare anche i vini da tavola. “Non si tratta di sostituire i vini DOC e IGT”, precisa Lovato, “ma di affiancare una nuova opportunità commerciale.”

L’associazione chiede l’istituzione di un tavolo di confronto con la Regione Abruzzo, invitando l’Assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente ad avviare un dialogo costruttivo. “Se Coldiretti non volesse partecipare, ce ne faremo una ragione”, afferma Lovato, sottolineando l’importanza di agire concretamente per il futuro del settore. “Dire che ci sono altre priorità significa abdicare al ruolo di chi deve tutelare gli interessi degli imprenditori. La crescita del settore richiede azioni, non rinvii.”

Confagricoltura ribadisce che la tradizione non deve essere un freno all’innovazione. “Innovare significa dare nuova vita al nostro passato per costruire il futuro”, conclude Lovato, “L’Abruzzo è una terra di storia, passione e soprattutto innovazione.”