22 Gennaio 2025 - 17:00:16

di Martina Colabianchi

Se si sposta di anno in anno la previsione documentata del termine delle nostre ricostruzioni dovrebbe risultare altrettanto plausibile spostare di anno in anno il termine per gli strumenti che le agevolano.

Così il presidente Gianni Frattale che, a nome dei costruttori edili dell’Aquila, interviene sulle ultimissime sollecitazioni, provenienti dal territorio, ad una proroga del Superbonus 110% per le aree sisma.

Il presidente focalizza il tema sulla ricostruzione degli edifici residenziali di proprietà pubblica sui quali, proprio grazie al contestato strumento, si sta intervenendo con esempi di successo che hanno consentito di semplificare le procedure, ridurre i tempi di ricostruzione degli edifici e iniziare a realizzare un’edilizia pubblica di qualità ed efficienza, adeguata al rischio sismico sussistente.

Migliaia di persone – spiega Frattale – stanno perdendo le speranze di rientrare nelle loro abitazioni e molti proprietari di abitazioni ATER rappresentano comunque un costo per lo Stato che potrebbe essere compensato da una ricostruzione più veloce. E’ evidente come le norme ordinarie rappresentino un ostacolo all’efficienza della ricostruzione pubblica e come il Codice degli Appalti non trovi pace: le pur recentissime modifiche sono state rimodellate in maniera massiva a distanza di appena due anni dalla loro emanazione“.

Occorre un percorso differenziato che il Superbonus ha realizzato con successo e trasparenza. Tanto più che stiamo parlando di opere pubbliche del sisma a carico dello Stato che nulla aggiungono alla spesa insistente sulle casse pubbliche ma garantiscono, oltre a ragionevoli criteri di tempo, anche la giusta compensazione per le imprese che negli ultimi anni hanno visto un’impennata dei costi non più parametrizzata ai prezzari correnti per le cantierizzazioni. Ci auguriamo, su questo argomento – conclude Frattale – una riflessione serena della politica, libera da demonizzazioni di propaganda”.