23 Gennaio 2025 - 17:06:23
di Martina Colabianchi
L’Aquila per un giorno al centro del dibattito, più attuale che mai, sull’Intelligenza Artificiale.
“Intelligenza Artificiale: opportunità e sfide“, questo il titolo del convegno organizzato dal Lions Club dell’Aquila ed ospitato al palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, con esperti nazionali del settore per discutere di una delle sfide più complesse, e insieme promettenti, del mondo contemporaneo.
Un’attenzione più che motivata quella del Lions Club per il mondo dell’AI, come spiega la presidente aquilana Roberta Spaziani:
“Nel nostro settore è fondamentale perché ci permetterà di conoscere i bisogni della nostra collettività in modo molto più rapido, settoriale e diffuso. Quindi, ci consentirà di poter intervenire più tempestivamente, in modo coordinato insieme a tutte le altre associazioni lionistiche del territorio. Attraverso le macchine ed i robot, riusciremo ad intervenire su territori non accessibili all’uomo, e anche diagnosticare lo stato di salute di persone che si trovano intrappolate, ad esempio, sotto le macerie. Si tratta quindi sicuramente di strumenti che l’Intelligenza Artificiale ci fornisce per migliorare e rendere più tempestivi gli interventi e gli aiuti“.
Fondamentale la presenza di Confartigianato Impresa all’evento. “Direi che per noi è importante l’utilizzo dell’AI subordinata a quella che noi definiamo “intelligenza artigiana”, – spiega il presidente nazionale Marco Granelli – quindi oggi noi potremmo ricordare quello che il Santo Padre ci ha detto in un’udienza che ci ha riservato nel febbraio 2024: le macchine replicano, anche velocemente, quello che le persone inventano. Credo che questa sia la risposta più eloquente che si possa dare, cioè il fatto di avere oggi a disposizione tutti questi elementi che l’AI ci consente, vuol dire esaltare ancora di più la qualità, la creatività, la cura maniacale del particolare. L’intelligenza artigiana e l’Intelligenza Artificiale, quindi, non si potranno mai scontrare e non ci sarà mai nessun algoritmo che potrà sostituire questa unicità, che è la grande bellezza del made in Italy e del mondo dell’artigianato“.
Se il mondo va ormai nella direzione di una sempre maggiore implementazione dell’Intelligenza Artificiale nei più svariati ambiti del lavoro e della vita, il nostro Paese vive ancora un rallentamento dal punto di vista degli investimenti e della formazione di personale qualificato.
“Oggi, in questo momento epocale per la transizione green e digitale, credo sia imprescindibile il fatto che ci possa essere collaborazione tra pubblico e privato – spiega Granelli -. A valle di questo, però, deve esserci una buona formazione, e quindi una capacità di trovare persone che ad oggi siano in grado di affrontare questa transizione. Lo dico perché c’è una carenza di figure professionali, nel 2024 sono state circa 360 mila le figure che si cercavano per poter avere le competenze digitali idonee a supportare questa fase. La grande preoccupazione, quindi, e il grande problema che noi artigiani ed imprenditori abbiamo è quello di formare le persone perché altrimenti correremmo un grande rischio: subire l’impatto più negativo dell’AI e di non sfruttarne, invece, i benefici“.