28 Gennaio 2025 - 14:05:00

di Tommaso Cotellessa

Questa mattina, all’interno dell’Auditorium del Parco, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del concorso “Il Viaggio della Memoria”, istituito dal Comune dell’Aquila e rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori cittadine.

Nel corso dell’evento, promosso nell’ambito del XXXIII Premio Nazionale “Paolo Borsellino” – a cui hanno preso parte il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione, Marco Marsilio, e il prefetto Renato Cortese, direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, postale e delle comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato – gli stessi alunni hanno presentato e illustrato i progetti candidati per la vittoria finale.

A risultare vincitori del significativo premio sono stati gli studenti del 5 BLSA Economico sociale dell’Istituto di Istruzione Amedeo D’Aosta con il docufilm “Il viaggio della memoria”.

In gara c’erano anche l’opera d’arte”Die macht macht von uns idioten” dell’Istituto Domenico Cotugno; il progetto di ricerca “La pietra di inciampo in memoria di Giulio della Pergola” dell’Istituto Domenico; il Blog interattivo dedicato ad Anna Frank “Anna Frank – Il blog interattivo” dell’Istituto Andrea Bafile.

A selezionare i lavori e ad aggiudicare il vincitore è stata la giuria composta dalla dirigente scolastica Antonella Conio e dai professori Walter Cavalieri e Carlo Fonzi.

Grandissima è stata l’emozione delle studentesse e degli studenti che si sono visti impegnati in maniera diretta nella costruzione di progetti dedicati a temi dall’alto valore simbolico.

“Quello che abbiamo portato avanti è un percorso molto importante che ancora oggi stiamo continuando” spiega, colmo di emozione Matteo Liberatore uno dei rappresentanti del progetto vincitore del concorso” abbiamo iniziato con un’introduzione generale di tutti gli studenti che partecipavano, siamo stati chiamati a spiegare il motivo che ci ha spinto a partecipare e a scegliere di realizzare un docufilm. Questo progetto non è iniziato quest’anno, ma anche dall’anno scorso, quindi è un progetto che va avanti anche con la partecipazione di realizzazioni materiali, come in questo caso pannelli, che abbiamo realizzato a scuola. Il tutto terminerà con un viaggio a Cracovia, quindi sarà anche un’esperienza che coinvolge che ci coinvolgerà dal vivo”

Matteo ha inoltre sottolineato l’importanza della memoria oggi e del costruire forti della conoscenza del proprio passato “è importante partecipare e ricordare l’Olocausto, perché è stato una delle più grandi disgrazie al mondo. Per me sicuramente è difficile immaginare cosa è significato vivere quegli anni. Immaginare è molto difficile per questo io ho partecipato a questo percorso, proprio per immaginare, proprio per mettermi nei panni delle persone, anche dei ragazzi, bambini, che hanno purtroppo perso la vita o sono sopravvissuti segnati dall’Olocausto”

Grande emozione e soddisfazione anche dalla dirigente scolastica del D’Aosta Maria Chiara Marola “è una bella soddisfazione, un riconoscimento del lavoro dei ragazzi, del lavoro dei miei docenti e dell’impegno di noi tutti come comunità per la promozione di certi valori che sono dei valori fondanti della nostra Costituzione e della nostra democrazia. Ma il bello è il percorso, al di là della soddisfazione per l’esito, perché credo che sia stato un percorso veramente denso, non solo di conoscenze, ma anche denso di valori, poi molto articolato, perché come avete sentito è un percorso che ha iniziato con una serie di attività di conoscenza, di strutturazione del gruppo, ha previsto delle visite, visite al Ghetto di Roma e la conclusione, che ancora non c’è, si concretizzerà a breve con la visita ai campi di Auschwitz, al campo di Auschwitz a Cracovia. Diciamo che per me ha un particolare significato questo percorso, perché l’ho seguito molto da vicino e ho partecipato e parteciperò con i ragazzi all’esperienza della visita ai campi, quindi c’è una partecipazione emotiva, affettiva molto forte da parte mia e da parte di tutto il gruppo”.

Alla cerimonia ha preso parte anche Davide Mancini, Procuratore della Repubblica per il tribunale dei minori, il quale ha sottolineato l’importanza di una educazione ad una memoria consapevole e l’importanza del ruolo dell’istruzione in questo processo di consapevolezza. “Sentivo Liliana Segre dire, quando io non ci sarò più, non resteranno che poche righe sui libri di storia. Noi dobbiamo assolutamente evitare che questo si verifichi, anche se si percepisce il pericolo basta guardare l’attualità, noi dobbiamo continuare a fare il nostro, cioè a garantire che i ragazzi e le scuole continuino a lavorare su questi temi, a elaborare quello che è accaduto, a renderlo anche attuale se possibile perché non va visto come qualcosa che è irripetibile, anzi, e quindi questo è il modo per onorare il capitolo più brutto della storia dell’umanità”.