Il Movimento 5 Stelle pronto a dare battaglia sul Mille Proroghe: troppi interessi di parte prendono il posto dei diritti dei cittadini

30 Gennaio 2025 - 16:43:11

“Il centrodestra del Presidente Marsilio, ha trasformato il progetto di
legge sul ‘Milleproroghe’ in un ‘Milleporcate’. Un provvedimento che
dovrebbe avere lo scopo di prorogare gli effetti di norme già in vigore,
posticipando scadenze e termini di legge a vantaggio di cittadini,
imprese e Enti locali, verrà snaturato e utilizzato per soddisfare gli
interessi dei partiti e di singoli esponenti della maggioranza. Lo
possiamo affermare con certezza dopo aver visionato gli emendamenti che
sono stati depositati tra ieri ed oggi dal centrodestra. Si tratta
dell’ennesima ‘legge omnibus’ che nulla ha a che fare con le necessità
degli abruzzesi ma che modifica frettolosamente regole di settori
economici importanti come il turismo balneare, alimenta il poltronificio
regionale e assegna, come sempre accaduto negli ultimi sei anni, fondi a
discrezione”.

Lo dichiarano la Consigliera regionale Erika Alessandrini e il
Consigliere regionale Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5
Stelle in Consiglio Regionale.

“Già durante i lavori di fine anno per l’approvazione dell’ultimo
bilancio regionale sono emerse le mal celate spaccature all’interno del
centrodestra di Marsilio – prosegue Taglieri – con la presentazione di
due versioni del provvedimento ‘milleproroghe’: uno proposto dalla
Giunta Regionale e l’altro dal Consiglio regionale. Un fatto simile non
era mai accaduto in precedenza ed è il segno che partiti e consiglieri
di maggioranza si sono pestati i piedi a vicenda, scatenando così
malumori e rendendo ancora più evidenti attriti interni che vanno avanti
da mesi. Tanto che la legge ‘milleproroghe’ che solitamente si approva a
fine anno, è ancora in discussione a fine gennaio. Non contenti di
questa situazione caotica e lontana dalle reali esigenze dei territori,
palesemente slegata da un’azione politica responsabile a vantaggio dei
cittadini, sono andati avanti a testa bassa continuando ad anteporre i
loro interessi a quelli dell’Abruzzo. Oggi, da totali irresponsabili
quali sono, si preparano a presentare una nuova ‘omnibus’ dal sapore
decisamente amaro: si permettono di cancellare la nostra Legge
sull’abbattimento delle barriere architettoniche, vogliono anche
scegliere chi nominare fuori dagli elenchi degli idonei già esistenti, e
vogliono utilizzare i fondi FURC con modalità del tutto diverse dalle
strategie attuali e, ciliegina sulla torta, il condono ‘Salva Pescara’.

La Consigliera Erika Alessandrini specifica che: “Il nuovo
subemendamento al cosiddetto ‘Milleproroghe’ apporta Modifiche alla
legge regionale 141/1997 introducendo un meccanismo pericoloso: pur
mantenendo formalmente una quota minima del 20% di spiagge libere su
base regionale, consente ai Comuni che superano tale soglia di cedere
nuove concessioni, riducendo progressivamente gli spazi accessibili a
tutti. In altre parole, un vero e proprio cavallo di Troia per la
privatizzazione del nostro litorale. Questa proposta di modifica è un
attacco inaccettabile al diritto dei cittadini di usufruire
gratuitamente delle spiagge. Il centrodestra sta aprendo la strada alla
progressiva scomparsa degli arenili pubblici, trasformando il nostro
mare in un privilegio per pochi anziché in un bene comune. Già oggi
l’accesso alle spiagge libere è ridotto al minimo in molti tratti della
nostra costa: con questa legge, il rischio è che spariscano del tutto in
alcune aree turistiche ad alta densità di stabilimenti balneari”.

Il capogruppo Taglieri e la collega Alessandrini ribadiscono che
“l’escamotage della percentuale su base regionale nasconde una strategia
ben precisa: garantire il rispetto formale della soglia del 20%
permettendo al contempo la totale scomparsa delle spiagge libere in
alcune località. Il risultato? Un Abruzzo sempre più ostaggio delle
concessioni private, con meno spazi accessibili per famiglie, giovani e
turisti che non vogliono essere costretti a pagare per godere del mare.
Questa norma non solo va contro l’interesse pubblico, ma apre anche
scenari di frammentazione amministrativa e di scarsa trasparenza nella
gestione del demanio marittimo. Il rischio è che ogni Comune agisca in
autonomia, senza un monitoraggio chiaro, favorendo speculazioni e
assegnazioni discutibili delle concessioni”. “È inaccettabile che la
Regione abdichi al suo ruolo di garante dell’equilibrio tra sviluppo
economico e tutela del bene comune. Il Movimento 5 Stelle Abruzzo si
batterà con ogni mezzo per fermare questa operazione, denunciandone le
gravi conseguenze e presentando proposte alternative per garantire una
gestione equa e sostenibile del demanio marittimo. Le spiagge sono un
bene di tutti, e non possiamo permettere che vengano svendute pezzo dopo
pezzo”, concludono.