31 Gennaio 2025 - 10:48:23

di Redazione

Sinistra Italiana esprime “sdegno per la scelta del sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, di ricevere ufficialmente l’ambasciatore dello Stato di Israele in Italia, Jonathan Peled, mentre lo stato israeliano è colpevole di atroci crimini di guerra e contro l’umanità a Gaza e in Cisgiordania, per i quali il premier Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa sono oggetto di un mandato di arresto internazionale emesso dalla Corte Penale Internazionale”.

“L’amministrazione comunale della nostra città, che in passato ha ricevuto una straordinaria solidarietà da vari Paesi esteri, dovrebbe porre al centro del suo impegno istituzionale il valore del gemellaggio tra popoli, quale strumento di pace, cooperazione e dialogo. Tuttavia, mentre fraternamente accoglie l’ambasciatore israeliano, il Sindaco di L’Aquila ha dimenticato di avere attenzione per la città di Baalbek in Libano, con la quale L’Aquila ha un rapporto di gemellaggio e che è stata colpita duramente lo scorso novembre da bombardamenti israeliani indiscriminati. Riteniamo che la nostra città debba farsi portavoce di un messaggio di equilibrio e soprattutto giustizia, promuovendo il confronto con tutte le comunità con cui ha stretto legami ufficiali. Perciò riteniamo inaccettabile che il sindaco Biondi faccia scelte selettive su quali rapporti istituzionali coltivare, trascurando realtà che oggi più che mai necessitano di vicinanza e sostegno”, prosegue Sinistra Italiana.

“C’è una forte ipocrisia nel richiamare, come ha fatto il sindaco, i valori del perdono e della riconciliazione mentre in Palestina Israele porta avanti un genocidio in spregio a qualsiasi richiamo della comunità internazionale – aggiunge la nota – non c’è riconciliazione nell’ingiustizia, non c’è perdono nella vendetta. Israele ha agito e continua ad agire con vendetta ed ha usato la sua forza contro civili inermi, radendo totalmente al suolo un’intera regione. Anziché parlargli di perdono, il primo cittadino di L’Aquila avrebbe dovuto chiedere all’ambasciatore di Israele di ciò che succede dall’altra parte del Mediterraneo, invece di un amichevole giro turistico per le vie del centro con foto di rito. Tutto ciò appare ancora più ipocrita se si ricorda la sfacciata ostinazione degli amministratori comunali di destra che, durante l’amministrazione Tempesta, deliberarono di omaggiare l’ex segretario del Partito Nazionale Fascista, protagonista delle famigerate leggi razziali, Adelchi Serena, con l’intitolazione della piscina comunale, fortunatamente cancellata poi nel 2007 dal centrosinistra”.

“A quanto pare a L’Aquila si può dedicare la piscina comunale a chi promulga leggi razziali contro gli ebrei e, pochi anni dopo, ricevere l’ambasciatore di Israele con un genocidio in corso, senza pensare di destare alcuna perplessità – sottolinea – Non dimentichiamo inoltre che poche settimane fa la maggioranza di Biondi ha rifiutato con nettezza in consiglio comunale la proposta delle opposizioni di impegnare la Giunta per il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina; d’altronde, mentre lo scorso anno sventolava la bandiera israeliana sulla facciata del palazzo comunale, ad oggi la bandiera palestinese non ha mai trovato casa tra le mura delle istituzioni aquilane.  Non è un caso, è una scelta.  Per la parte politica del Sindaco Biondi esistono vite di serie A e vite di serie B, e quando ci si schiera non è un caso che lo fanno sempre dalla parte degli oppressori”.

“Noi di Sinistra Italiana L’Aquila invece stiamo con gli oppressi e crediamo nei valori di pace, giustizia e solidarietà internazionale, e nel rispetto dello spirito di amicizia tra le nostre comunità, e siamo ostinati nel credere che siano queste le stelle che devono guidarci in questa notte buia dell’umanità. Pertanto, considerati i nostri rapporti di gemellaggio con la città libanese di Baalbek, chiediamo che si provveda presto ad estendere ufficialmente un invito ai rappresentanti istituzionali di tale città”, conclude.