03 Febbraio 2025 - 16:51:52

di Martina Colabianchi

«Le lavoratrici e i lavoratori in appalto della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, assegnati al Cup e al call center, rischiano di vedere compromesso il loro diritto al lavoro».

È quanto denunciano Andrea Frasca e Alessandra Marchionni della Filcams Cgil dell’Aquila, che sottolineano anche condizioni di lavoro non dignitose e inaccettabili, «con gravi ripercussioni sul corretto funzionamento dei servizi e, per l’effetto, sull’utenza che, al momento, per effettuare una prenotazione, è costretta ad attendere, in media, due o tre ore in presenza, presso il Cup, e fino ad un’ora al telefono. E ciò in quanto mancano sia gli spazi all’uopo preposti, sia la strumentazione idonea».

Ai lavoratori, infatti, non sarebbero messe a disposizione postazioni idonee e complete di sedie, cuffie, microfoni, toner per stampanti e connessione internet funzionante. «E ciò, – sottolineano – nonostante l’hackeraggio subito dalla Asl 1 nella primavera del 2023. Sarebbe, infatti, stato auspicabile, visto l’accaduto, che le postazioni dei lavoratori e delle lavoratrici del CUP e del call center venissero potenziate. Ed invece, ad oggi, i lavoratori e le lavoratrici del Cup e del call center non hanno nemmeno, nella maggior parte dei casi, il posto dove sedersi e, anche quando riescono a trovare una sedia che non sia rotta, la postazione di lavoro è piena di fili scoperti, la connessione internet non funziona come dovrebbe e, per avere dei microfoni funzionanti, hanno dovuto acquistarli di tasca propria. Senza contare che, per quanto riguarda i lavoratori e le lavoratrici del call center, non ci sono nemmeno gli spazi idonei dove operare. Ed infatti, gli stessi sono attualmente collocati all’interno dell’ospedale San Salvatore, tra il reparto di ginecologia e quello di ortopedia, con un unico bagno a disposizione e senza alcuna postazione già assegnata a disposizione».

«Tali condizioni di lavoro – proseguono Frasca e Marchionni – causano forte disagio ed incertezza ai lavoratori e alle lavoratrici coinvolti e notevoli ritardi nell’adempimento delle prestazioni, danneggiando, quindi, anche l’utenza, costretta a file interminabili (anche all’aperto, data la spesso ingente affluenza) e ad attese estenuanti che contribuiscono ad esasperare gli animi e le già difficili circostanze. E ciò, nonostante, con il cambio appalto verificatosi all’inizio del mese di ottobre 2024, sembrassero essere  stati finalmente messi a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici nuovi locali, in edifici siti in prossimità dell’ospedale. Questi locali, infatti, che parrebbero pronti all’uso da tempo, sono di fatto indisponibili perché privi dell’idonea strumentazione per i lavoratori e per le lavoratrici (quali, per esempio, computer, cuffie, microfoni, stampanti, toner, connessione internet)».

«È necessario ed evidente che le soluzioni a questa situazione insostenibile vadano ricercate partendo dalla tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e del diritto dell’utenza alla fruizione dei servizi pubblici secondo principi di equità, universalità e gratuità e non, invece, come purtroppo accade, da una logica di mera riduzione dei costi. Serve rimettere al centro della discussione politica il lavoro stabile, sicuro e di qualità ed il buon andamento del sistema sanitario pubblico, attraverso la valorizzazione di tutto il personale che, negli ultimi anni, si è spinto oltre le proprie possibilità per sopperire alle innumerevoli carenze e per garantire il diritto alla salute dei cittadini e delle cittadine», concludono i due esponenti della Filcams Cgil dell’Aquila.

Anche il consigliere regionale Dem Pierpaolo Pietrucci e i consiglieri comunali Simona Giannangeli e Paolo Romano, dopo aver effettuato una visita ispettiva nei locali del San Salvatore insieme al segretario provinciale della Cgil Francesco Marrelli, hanno rilevato «condizioni di estrema precarietà» negli spazi in cui si troverebbero a lavorare i dipendenti di Cup e call center.

Pietrucci, Giannangeli e Romano hanno aggiunto di aver riscontrato «locali sporchi interamente coperti da ragnatele, bagni senza presa d’aria ai limiti del rispetto delle norme igieniche e fili volanti sotto i terminali che non rispettano le norme previste della sicurezza sul lavoro».

Alla luce di quanto denunciato, i consiglieri comunali hanno annunciato nei prossimi giorni una conferenza stampa sull’ospedale San Salvatore, proprio davanti l’ingresso del nosocomio.