03 Febbraio 2025 - 07:00:00
di Luca Bergamotto Amministratore di News Town
Negli anni ‘80 nell’Alto Sangro si agitavano idee di secessione dall’Abruzzo. Per motivi opposti legati alla forte attrazione esercitata da Roma, anche I’area del carsolano ipotizzò un nuovo confine amministrativo.
Questa volta la Storia si ripete a parti invertite, con movimenti che chiedono l’annessione all’Abruzzo della provincia di Isernia. II magnete è l’area Castel di Sangro – Roccaraso, che ebbe come risposta al reclamato isolamento di quegli anni, piogge di denaro pubblico, investimenti prevalentemente di matrice Europea, trasferiti a beneficio di privati che da soli non avrebbero avuto risorse sufficienti ad innescare economie autopropulsive.
L’ultimo atto si é concretizzato nella convergenza degli enti locali, Comune di Castel di Sangro e Provincia dell’Aquila, nei quali si identifica come munus decisorio un solo amministratore, e Regione Abruzzo, sul contratto di finanziamento al Napoli Calcio per il ritiro estivo pre campionato. II seguito popolare del calcio segna anche il target di attrazione turistica, la sua capacità di spesa ed i comportamenti, che fanno di conto anche con le stagioni, più abbordabile quella estiva, più elitaria quella sciistica. Prova ne sia la dichiarazione di un noto operatore turistico di Roccaraso che, alla clamorosa invasione low cost napoletana delle piste, tra il serio e il faceto ha affermato che quel turismo non porta molto, ma “una domenica sugli sci non si nega a nessuno“.
A margine del festoso assalto alla cittadina sangrina i disagi, il pasticcere picchiato, qualche immancabile banconota fasulla e gli assalti ai bagni dei locali, combinato con l’effetto trascinamento social, costituiscono un precedente da studiare per i pericoli sottostanti. Le infiltrazioni malavitose sono già nel mirino della procura di Napoli.
Tuttavia una migrazione di persone entro i confini abruzzesi di dimensioni sproporzionate rispetto alla capacità di accoglienza fisiologica, richiede attenzione rispetto alle procedure di assistenza alla popolazione in caso di gravi calamità. Sarebbe al proposito interessante conoscere cosa prevedono gli aggiornamenti al piano di evacuazione della Protezione Civile, nel caso (remoto e non auspicato ) di eruzione del Vesuvio, perché proprio l’Abruzzo sarebbe in prima linea nei piani di soccorso e ospitalità. Caratteristica indubbia dell’abruzzese forte e gentile.
Anche per questo motivo Ia vicenda di Roccaraso non deve limitarsi alla fenomenologia dei flussi turistici, laddove ognuno deve essere consapevole e responsabile di quale politica di promozione turistica sceglie.