05 Febbraio 2025 - 18:38:35
di Redazione
Sabato 8 febbraio alle ore 11, indetta dai comitati No Snam Abruzzo, si terrà a Case Pente di Sulmona una manifestazione, con sit-in e corteo, per ribadire con determinazione la contrarietà al progetto “Linea Adriatica” della Snam, la più grande infrastruttura fossile italiana degli ultimi 20 anni.
«Un’opera inutile, perché i consumi di gas stanno crollando sia in Italia che in Europa. E’ sempre più evidente che le fonti fossili sono causa di guerre, sfruttamento colonialista e profitti enormi per le multinazionali del settore. Un’opera dannosa, perché peggiorerà la crisi climatica aggravandone gli effetti distruttivi, devasterà l’ambiente, sarà un pesante detrattore per i nostri beni archeologici e culturali e impoverirà ulteriormente l’economia delle aree interne. Un’opera pericolosa perché il tracciato si sovrappone alle faglie sismiche del nostro territorio aumentando i rischi per l’incolumità dei cittadini. Sono tanti i casi di esplosione di metanodotti avvenuti negli anni in Italia. Un’opera imposta contro la volontà dei cittadini e delle istituzioni democratiche. Nel 2015 la Regione Abruzzo ha negato l’intesa con lo Stato sia sulla centrale che sul metanodotto. Il cantiere di Case Pente è illegale ma nessuna autorità è finora intervenuta», scrivono i comitati.
«Sperperare 2 miliardi e 500 milioni di euro (pagati tramite le bollette dei cittadini e i fondi del Pnrr) è un crimine economico e sociale. Destiniamo questi finanziamenti allo sviluppo delle fonti energetiche pulite e rinnovabili, alle comunità energetiche, alla riconversione ecologica dell’economia, alla messa in sicurezza del territorio. Lottiamo per difendere i diritti inalienabili dei nostri territori! Le nostre non sono aree di conquista e di sacrificio per i profitti della Snam», concludono.