05 Febbraio 2025 - 11:18:43
di Martina Colabianchi
È in corso in queste ore, davanti al Gip Guendalina Buccella, l’udienza preliminare per decidere dell’eventuale rinvio a giudizio dei quattro imputati per la tragica morte del piccolo Tommaso D’Agostino, avvenuta nel primo pomeriggio del 18 maggio 2022.
La morte del bambino di soli quattro anni, causata da un’automobile sfrenata che piombò sul cortile della scuola Primo Maggio, scosse profondamente la comunità aquilana. La macchina apparteneva alla 39enne Radostina Zhorova Balabanova, madre di tre figli di cui due frequentanti l’asilo teatro della tragedia. Sei i bambini rimasti feriti nell’impatto, per Tommaso non ci fu nulla da fare nonostante i tentativi di rianimazione.
Ancora incerte le dinamiche esatte dell’incidente. Si presume che il figlio maggiore, rimasto all’interno dell’abitacolo mentre la madre era scesa per riprendere gli altri due figli, abbia disinserito una marcia oppure lo stesso freno a mano dell’auto parcheggiata che, sfrenata, piombò sul cortile della scuola.
Per questo, oltre alla 39enne, difesa dall’avvocato Francesco Valentini, nel registro degli indagati sono finiti anche la dirigente scolastica Monia Lai, il responsabile del servizio prevenzione dell’istituto Mazzini di cui fa parte la scuola dell’infanzia Bruno Marini e Antonello Giampaolini, responsabile del settore edilizia scolastica del Comune e direttore dei lavori nell’appalto del complesso scolastico.
«Purtroppo è una vicenda dolorosa e l’ulteriore tempo trascorso non fa altro che far rivenir fuori dolori in qualche modo sopiti, soprattutto nei genitori e nei parenti più stretti – così ai microfoni di LaQtv Tommaso Colella, legale difensore dei genitori del piccolo Tommaso -. Ad oggi siamo arrivati a quella che potrebbe essere la definizione della fase preliminare, con l’udienza preliminare. Gli imputati hanno ovviamente fatto le loro richieste, in particolare la conducente del mezzo ha richiesto che venisse disposta istanza di patteggiamento, e su questo interverrà il giudice all’esito dell’udienza. Gli altri imputati hanno ovviamente fatto conclusioni in rito a loro più favorevoli e cioè, sostanzialmente, di fuoriuscire dal processo con la formula più favorevole. Il collegio della difesa di parte civile ha insistito nelle richieste che avevamo già avanzato, quindi per tutte le richieste risarcitorie a favore dei nonni e dei genitori che mi sembrano doverose in questa sede».