06 Febbraio 2025 - 17:32:04

di Martina Colabianchi

«La ragione stessa con cui è nato, cioè la diffusione social e quindi una spinta promozionale dal basso molto importante, ha fatto sì che si generasse un eccesso di afflusso che credo non abbia fatto sentire a loro agio neanche buona parte delle persone che hanno passato la giornata in gita in quella maniera perché, non avendo potuto organizzare l’afflusso dei pullman nella maniera corretta, ci sono volute ore per risalire sui pullman con lunghe attese al freddo. Ma già dalla settimana successiva ci si è riusciti ad organizzare con un afflusso ordinato, con numeri limitati e un coordinamento maggiore. È un’accoglienza assolutamente all’altezza, quindi invito a tornare a frequentare le nostre montagne con correttezza e con reciproco spirito di accoglienza e rispetto».

È ottimista il presidente di Regione Marco Marsilio, intervistato a Bruxelles, su un proseguo, senza più “incidenti”, della stagione invernale sulla stazione sciistica di Roccaraso, letteralmente invasa quasi due settimane fa dopo l’incitamento social di una nota tiktoker campana a recarsi nella località. Situazione che ha spinto la Prefettura dell’Aquila ad adottare misure restrittive per l’accesso dei bus nella zona.

Proprio il prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, ha presieduto un nuovo vertice istituzionale tra istituzioni e forze dell’ordine da cui è emerso che, a meno di ventiquattro ore dalla scadenza delle prenotazioni per la prossima domenica, sono 60 i bus turistici prenotati.

Un dato più alto dei 57 autorizzati la scorsa domenica, quando il maltempo e l’effetto restrizioni avevano frenato le agenzie di viaggio. Solo 40 bus, infatti, si erano recati nella cittadina dell’Alto Sangro.

«Non cambia il modello che abbiamo messo in piedi, ripreso anche da Belluno. La guardia non si abbassa in modo tale da garantire un’accoglienza organizzata», afferma il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato.

Misure confermate anche per Ovindoli dopo la “sfida” della tiktoker Rita De Crescenzo: massimo 35 bus per l’accesso in paese di cui 20 potranno salire agli impianti. «Avevamo in animo di adottare a prescindere dei provvedimenti dal momento che in altre località sciistiche c’è poca neve e noi registriamo flussi significativi», rileva il sindaco di Ovindoli, Angelo Ciminelli.

«Il sistema approntato sarà sostanzialmente replicato con l’unica eccezione che le aree saranno meno militarizzate, essendo la macchina collaudata», aggiunge il presidente della provincia, Angelo Caruso.

Cento uomini e donne in divisa saranno spalmati tra le due località sciistiche.