06 Febbraio 2025 - 09:20:58
di Redazione
A seguito della firma di un accordo tra la Fondazione Gran Sasso Tech (Gst) e il Gran Sasso Science Institute (Gssi), sono iniziate le attività di validazione e qualifica per il volo satellitare in orbita bassa dell’hardware dei due strumenti scientifici della missione Nuses.
Il satellite Nuses è sviluppato in collaborazione con scienziati di centri di ricerca italiani e internazionali ed è basato sull’innovativa architettura 2Mf/Nimbus, sviluppata da Thales Alenia Space Italia e gestita da Gran Sasso Tech per applicazioni scientifiche.
I due payload che opereranno a bordo del satellite Nuses sono denominati Terzina e Zirè. Terzina, un nuovo concetto di telescopio ottico per neutrini astrofisici, combina l’osservazione della luce Cherenkov con l’uso di fotomoltiplicatori al silicio (Sipm) per la rivelazione di cascate di particelle ad alta energia nell’atmosfera. Zirè, invece, misura elettroni cosmici, protoni, nuclei leggeri e raggi gamma per studiare i fenomeni di space weather e indagare le correlazioni tra i flussi di elettroni e protoni e l’attività sismica terrestre.
Gran Sasso Tech guida la strategia e l’esecuzione dei test di qualifica delle tecnologie e del sistema per i payload di Nuses, sfruttando il proprio accesso privilegiato a laboratori e infrastrutture industriali e utilizzando acceleratori di protoni ed elettroni per simulare l’ambiente spaziale.
«Gran Sasso Tech è un partner di riferimento per la progettazione, lo sviluppo e la gestione di missioni di ricerca nello spazio – ha dichiarato il presidente del Gst Fernando Ferroni – e oggi assumiamo un ruolo attivo all’interno di questa importante collaborazione che include attori internazionali come il Gssi, l’Infn l’Università di Ginevra e la University of Chicago. Saremo lieti di supportare anche altre università e agenzie spaziali nello sviluppo di missioni scientifiche spaziali a costi contenuti utilizzando il paradigma del new-space. Un ottimo esempio di come una collaborazione tra accademia e industria diventi efficace».
Roberto Alosio, direttore dell’area di Fisica del Gssi e principal investigator della collaborazione Nuses, ha proseguito: «Nuses è un esempio di collaborazione virtuosa tra università e industria per esplorare nuove tecnologie e approcci osservativi per esperimenti spaziali. Gran Sasso Tech ha dimostrato di avere le giuste competenze per supportarci in questo ambizioso progetto e gli diamo il benvenuto nella nostra collaborazione».