Fine vita, dopo le sollecitazioni del M5S torna la discussione in Quinta Commissione. Alessandrini: "soddisfatti della ripresa dei lavori, ora dritti verso l’approvazione"

12 Febbraio 2025 - 18:38:54

“La strada è tracciata, non resta che la volontà di percorrerla per
approvare anche in Abruzzo la norma sul fine vita presentata
dall’Associazione Luca Coscioni” il commento arriva dalla Consigliera
regionale del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini, all’indomani
dell’approvazione del testo sul fine vita nella Regione Toscana. “Grazie
a una nostra sollecitazione – continuano – la Quinta Commissione ha
calendarizzato, per martedì 18 febbraio, la discussione sulla proposta
di legge. Riprende così anche in Abruzzo l’iter normativo che fu sospeso
a giugno 2024, per garantire una più ampia discussione sul tema,
rallentata poi dalle audizioni per i disavanzi ASL, resi noti a inizio
legislatura, e all’approvazione dell’ultima Legge di Bilancio”.

“Oggi però non ci sono più giustificazioni per frenare il percorso di
approvazione in Abruzzo che, ricordiamolo, è stata la seconda regione in
Italia, dopo il Veneto, a depositare in Consiglio Regionale le firme di
ottomilacentodiciannove cittadini e cittadine in favore della proposta
di legge regionale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni. Il
Collegio di garanzia regionale ne ha già sancito l’ammissibilità,
rispetto alla Costituzione e allo Statuto – incalza la Consigliera del
Movimento Cinque Stelle – ora dobbiamo approvare il testo che
rappresenta un esempio importantissimo per l’autodeterminazione delle
persone e la libera scelta di chi soffre, nonché una grande opportunità
per il territorio abruzzese, e non solo, di colmare il vuoto normativo
in materia di suicidio assistito”.

“A livello sanitario, infatti, non esiste un protocollo chiaro per la
gestione delle richieste di fine vita e, anche i pazienti che potrebbero
rientrare nei criteri stabiliti dalla Corte Costituzionale, devono
spesso affrontare lunghe attese o andare fuori regione. Non parliamo,
quindi, di una scelta meramente politica o personalistica, ma di un
vuoto normativo che coinvolge molti cittadini a cui il legislatore ha il
dovere di dare risposte. Auspichiamo che le audizioni che si terranno
nei prossimi giorni aiutino il Consiglio regionale a comprendere il
valore di questa legge che ridà dignità di libertà di scelta ai malati
terminali e rappresenta un diritto da garantire”, conclude Alessandrini.