14 Febbraio 2025 - 17:00:25

di Martina Colabianchi

Il primo caso, avvenuto circa un mese fa, ha visto un gatto soriano arancione ritrovato appeso a testa in giù a un cancello, legato con un laccio di ferro. L’autopsia ha rivelato che l’animale è morto dopo una lunga e atroce agonia.

Pochi giorni fa, un altro gatto, della stessa razza e colore, è stato rinvenuto chiuso in una busta di plastica, con segni evidenti di tortura. Il fatto che quest’ultimo fosse ben curato suggerisce che potesse essere un animale domestico e non un randagio.

Di fronte a tali atti di violenza inaccettabile, LNDC Animal Protection ha deciso di presentare denuncia presso le autorità competenti affinché vengano avviate indagini approfondite per individuare i responsabili.

«Questa crudeltà non può e non deve restare impunita – afferma Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection -. Le autorità devono intervenire con fermezza per assicurare alla giustizia chi ha commesso questi crimini e prevenire il ripetersi di simili atrocità».

L’associazione invita la cittadinanza a collaborare alle indagini, segnalando alle forze dell’ordine qualsiasi informazione utile per identificare i colpevoli.

«Chi è capace di infliggere tali sofferenze agli animali rappresenta un pericolo per l’intera società – aggiunge Rosati – Mi rendo conto che nei piccoli centri è normale lasciare liberi i propri animali, ma fintanto che questa persona non sarà identificata e fermata invito tutti i residenti a tenere i propri cani e gatti in sicurezza».