14 Febbraio 2025 - 11:48:30

di Tommaso Cotellessa

Non ci sarà alcuna sospensione per il Corso di Musiche Tradizionali all’interno dell’offerta formativa del Conservatorio A. Casella di L’Aquila, ma si è trattato solamente di un ritardo di natura burocratica.

In questo modo il direttore Claudio Di Massimantonio ha chiarito la vicenda sollevata dagli stessi docenti del corso che si sono visti non rinnovato il loro contratto.

«Non c’è stata sospensione didattica – queste le parole di Di Massimantonio – ma solo un lieve ritardo dovuto anche a motivazioni di bilancio, che devono essere approvate prima di affrontare spese come i contratti di docenza. Oggi tutte le discipline del corso sono state coperte dai nuovi docenti e i corsi si stanno svolgendo regolarmente».

La questione era nata a seguito del mancato rinnovo dei contratti per alcuni docenti, situazione che ha portato a proteste all’interno dell’istituzione. Tuttavia, il Direttore ha chiarito che si tratta di una conseguenza diretta della normativa vigente.

«Come Direttore di un’istituzione pubblica – ha spiegato Di Massimantonio – uno dei compiti principali è tutelare l’economia dello Stato, assicurando che le risorse pubbliche vengano gestite in modo efficiente, trasparente e responsabile. La legge n. 160/2019, comma 284, mi impedisce di stipulare contratti di lavoro oltre i tre rinnovi. I docenti che hanno animato la protesta si trovano purtroppo tutti nella condizione di aver raggiunto il numero massimo di rinnovi».

Di Massimantonio ha sottolineato la qualità e l’impegno dei docenti uscenti, ma ha anche garantito che i nuovi insegnanti selezionati manterranno alto il livello dell’offerta formativa. «Sono dispiaciuto anch’io e comprendo la loro amarezza – ha aggiunto – in questo quadriennio hanno dimostrato dedizione e capacità, portando la comunità studentesca a risultati apprezzabili. Ma sicuramente non di meno faranno i nuovi docenti, selezionati attraverso la comparativa d’istituto basata su criteri di merito e formazione».

Una situazione spiacevole, dunque, che ha sollevato polemiche, ma che secondo il Direttore risponde a precise esigenze di trasparenza e corretta gestione delle risorse pubbliche. «La gestione delle risorse pubbliche deve essere chiara, con bilanci e report accessibili, affinché i cittadini possano controllare e valutare l’operato delle istituzioni», ha affermato.

Di Massimantonio ha poi ricordato il suo personale impegno nella creazione del Corso di Musiche Tradizionali. «Sono stato io, cinque anni fa, a chiedere al Ministero l’attivazione del corso con indirizzo vocale e strumentale, per accogliere il maggior numero possibile di strumenti e valorizzare il patrimonio culturale del territorio».

Secondo il Direttore, la musica tradizionale non è solo una componente essenziale della memoria storica di un popolo, ma può avere anche implicazioni economiche significative, tra cui il rafforzamento del turismo culturale e il sostegno all’industria musicale locale. «Il corso potrebbe favorire la conservazione e la trasmissione delle tradizioni alle nuove generazioni, aprendo nuove opportunità di carriera per i partecipanti, come musicisti, insegnanti o ricercatori. La musica tradizionale rappresenta un legame forte con le radici storiche e culturali di una comunità e ha un impatto positivo sulle professioni culturali».

In conclusione, il Conservatorio “A. Casella” ribadisce il proprio impegno nella valorizzazione della musica tradizionale, garantendo la continuità del corso e il rispetto delle normative in materia di gestione del personale docente.