17 Febbraio 2025 - 09:52:33
di Tommaso Cotellessa
Mentre a Sulmona gli schieramenti si danno da fare per costruire uno scenario politico che li avvantaggi in vista delle imminenti elezioni comunali, indette dopo la caduta prematura dell’amministrazione di centro-sinistra Di Piero, gli esponenti di Sinistra Italiana prendono una posizione netta.
Se nel centro-destra ci si ingegna per costruire la migliore delle coalizioni possibili assieme ai centristi, forti della possibilità di utilizzare a proprio vantaggio la prematura chiusura del mandato dell’amministrazione Di Piero, nell’area del centro-sinistra va montando l’idea di una ricandidatura dello stesso sindaco uscente, così da impostare la campagna elettorale come una rivendicazione delle azioni compiute nel precedente mandato.
In questo scenario si inserisce la voce degli esponenti di Sinistra Italiana, i quali hanno espresso il loro dissenso. Per il segretario provinciale di Sinistra Italina, Fabrizio Giustizieri, e il referente dell’area Valle Peligna, Domenico Capaldo è necessario affermare che «l’esperienza di Liberamente Sulmona sia stata, purtroppo, un fallimento», indicando come segni incontrovertibili il fatto che «l’amministrazione Di Piero è caduta con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale e la stessa si è retta, per diverso tempo, grazie al sostegno di un consigliere eletto nelle file della coalizione che sosteneva Gerosolimo».
«Non ci convince – spiegano i due – chi ascrive a “personalismi” quella che è stata una travagliata e lunga crisi politica dovuta, a nostro avviso, all’incapacità di alzare l’asticella, all’incapacità di “fare politica” di tutto il centrosinistra: a Sulmona non serve la gestione del quotidiano, serve il colpo d’ala».
Propri per questo motivo gli esponenti di Si dissentono rispetto all’idea di ricandidare Di Piero e di impostare la campagna elettorale come una rivendicazione dei risultati raggiunti, «Pensare di andare avanti guardando indietro non ci piace, anche perchè in quell’indietro noi non ci ritroviamo».
L’idea è invece quella di concentrare la campagna elettorale sui temi irrisolti, sui è necessario essere competitivi, fra questi gli esponenti del partito annoverano il metanodotto SNAM, i collegamenti con Pescara, le scuole, l’ospedale, Roncisvalle, la Magneti Marelli, il Cogesa e, in generale, la trasparenza nell’azione amministrativa congiuntamente ad una nuova questione morale.
«Chiamiamo la città a raccolta, pratichiamo principi di umiltà e generosità nell’ascoltare e nel capire, alziamo il livello, siamo ambiziosi per una città che merita di invertire la rotta del declino, che merita molto di più dell’essere un accordo di potere senza una prospettiva politica; l’abbraccio di interessi tra i centristi e la destra non convince, è evidente, perché sconta l’handicap di essere un accordo che non ha Sulmona al centro dell’interesse: non una parola sulla città se non il tribunale, un po’ pochino per essere credibili, segno che per la Destra Sulmona non è che una bandierina da mettere in bella mostra, una medaglietta buona per un’avventura elettorale».