18 Febbraio 2025 - 10:07:55

di Tommaso Cotellessa

Hanno fatto molto discutere le dichiarazioni del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio riguardo la rete ospedaliera regionale. Il governatore ha infatti dichiarato che si andrà verso una prospettiva che oltrepassi il concetto di Dea di I° e di II° livello con una rete ospedaliera innovativa che superi i paletti imposti dal Decreto Lorenzin.

Le parole di Marsilio sembrano dunque smentire la possibilità per gli ospedali abruzzesi di raggiungere il tanto agognato Dea di II° livello, che conferisce alla struttura ospedaliera la possibilità di assicurare le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza.

Tuttavia, rispetto a questa presa di posizione, si sono schierati in netta contrapposizione gli esponenti regionali di Azione, Giulio Sottanelli deputato e segretario regionale di partito e Enio Pavone Capogruppo in Consiglio regionale. Per i due, infatti, «questa scelta sarebbe priva di una visione strategica per la sanità regionale» in quanto «la legge nazionale prevede chiaramente la necessità di due strutture di questo tipo nella nostra Regione». La mancata istituzione di questi presidi – per Azione – provocherebbe un serio indebolimento del sistema sanitario regionale e un aumento della mobilità passiva.

Per Sottanelli e Pavone è perciò necessario individuare, assieme ai comitati ristretti dei sindaci e tutte le parti in coinvolte, due presidi ospedalieri da trasformare in DEA di II livello, creando forme di compensazione per le province che non saranno coinvolte direttamente.

«Decidere di non realizzarli – scrivono gli esponenti di Azione in una nota congiunta – significa precludere agli abruzzesi cure di altissima specializzazione, costringendoli a curarsi in altre regioni. Questo è inaccettabile e certifica ancora una volta come la sanità in Abruzzo non sia governata con l’obiettivo di tutelare i cittadini, ma con logiche esclusivamente elettorali»

Anche il consigliere regionale del Partito Democratico Sandro Mariani è intervenuto sulla vicenda, adducendo però critiche di genere differente.

Per Mariani infatti il vero scandalo è il caos che imperversa nel centro-destra su tale vicenda. Lo stesso consigliere, infatti, ha fatto notare che, mentre Marsilio annunciava il superamento dei Dea di I° e II°, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri confermava l’istituzione di due Dea di II° livello negli ospedali di Pescara e L’Aquila, secondo quanto previsto dal Piano di riorganizzazione della Rete sanitaria regionale approvato un anno e mezzo fa.

In prossimità del Carnevale il centrodestra, con poche idee, ma molto confuse in ambito sanitario, torna alla cara e vecchia manfrina con la quale da oltre sei anni prendono in giro gli abruzzesi – affonda il consigliere Mariani – il mantra è il solito, ovvero che non ci sarà alcuna penalizzazione per nessuna città abruzzese, ma di fatto la verità è che, ad oggi, ancora non hanno ben chiaro cosa vogliono fare, cercando inutilmente di rassicurare quelle realtà, come il teramano, che hanno già deciso di penalizzare oltremodo con delle “non scelte” che pagheranno tutti gli abruzzesi sulla loro pelle”.

Una cosa sola al momento è certa: l’impegno di individuare i DEA di II° livello preso con a la rete ospedaliera ormai stringe, ma da parte del centrodestra tutto tace, e a rimetterci è solo il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini, in particolare quelli che risiedono nelle provincie che Marsilio & Co. hanno deciso di penalizzare” così si conclude la nota del consigliere dem.

Per comprendere come andranno realmente le cose non resta altro che aspettare.