18 Febbraio 2025 - 17:29:28

di Redazione

«In questi giorni, il Comune progetta di realizzare un asilo nido a Pagliare di Sassa. Una struttura poco visibile dalla strada principale, che andrebbe ad impattare con l’ambiente circostante, il quale fornisce risorse naturali essenziali per la conservazione delle biodiversità ed offre spazi per il riposo e il ricrearsi.
Questo progetto, inevitabilmente andrà a turbare un intero ecosistema, presente sul territorio. In questo luogo, dove lo stesso Comune realizzò all’interno dei progetti Case post terremoto: diversi viottoli incorniciati da panchine, lampioni ed alberi, fu trovato un giacimento paleontologico e qui si può passeggiare scendendo giù per la collina sottostante, che verrebbe smembrata, dalla
costruzione».

Lo scrive in una nota l’associazione onlus “Cittadini per i Cittadini”. 

«Un’atmosfera di pace, resa ancora più magica da un bacino di raccolta di acque piovane, trasformato in un laghetto, dove da qualche anno, anatre selvatiche, stanche del lungo migrare, hanno deciso di
restare e nidificare. Dove un oca e due papere padroneggiano sulle acque chete, difendendo il territorio.
Dove guizzano carpe e grandi pesci rossi. Dove le rane gracidano in primavera e le tartarughe mostrano il carapace ed il capo, al primo caldo sole, dopo il letargo invernale. Dove è presente e protetta una colonia felina, che trova in questo ambiente la voglia di vivere e di cacciare».

«Anche le rondini tornano ogni anno nei propri nidi e gli aironi, nel chiarore dell’alba, cercano cibo e
ristoro. Ci chiediamo se non sia più opportuno individuare un’altra ubicazione per la realizzazione dell’asilo al fine di non allontanare per sempre, gli animali selvatici presenti, distruggere gli alberi che stanno crescendo e destinare il lago ad un futuro senza futuro – prosegue l’associazione – Tra l’altro dal disegno progettuale esposto, sembra che l’unica via d’accesso per questo stabile sia una strada già presente all’interno dei progetti Case utilizzata esclusivamente per il solo carico e scarico di merci e per eventuali ‘interventi di urgenza’ (ambulanze, vigili del fuoco, ecc). La strada è stretta, in terra battuta, senza via di uscita e a doppio senso di circolazione. Un aumento del traffico in questa area, dovuto alla presenza di un asilo (i genitori che riprendono i bambini) comporterebbe un intralcio alla viabilità ed un pericolo per l’uso alla quale è destinata».

«Sarà possibile salvaguardare una atmosfera cosi magica, dove l’uomo e la natura convivono in
perfetto equilibrio? Vorremmo ricordare a coloro che vogliono realizzare questa struttura che: ‘avere la terra e non rovinarla, sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare Andy Warhol’»
, conclude.