Carceri, D’Incecco e Mannetti (Lega Abruzzo) scrivono al Garante dei detenuti

18 Febbraio 2025 - 13:06:57

Una lettera al Garante dei detenuti Monia Scalera per chiedere di andare
insieme a visitare le carceri abruzzesi, a cominciare da quella di
Pescara, dove ieri mattina un detenuto si è tolto la vita e subito dopo
è scoppiata una rivolta, durante la quale è stato appiccato un incendio.
E ciò per comprendere meglio le problematiche che affrontano tutti
coloro che vivono quotidianamente quelle realtà e, quindi, intervenire.
A scriverla i consiglieri regionali della Lega, Vincenzo D’Incecco e
Carla Mannetti. “Le notizie che arrivano negli ultimi giorni dalle
carceri abruzzesi – sottolineano – destano non poche preoccupazioni tra
aggressioni ai danni degli agenti della polizia penitenziaria, gesti
autolesionisti da parte dei detenuti, proteste varie, suicidi. L’ultimo
eclatante episodio, lunedì, nella casa circondariale di San Donato a
Pescara. Alla luce di questa situazione e per comprendere più
approfonditamente difficoltà e problematiche, abbiamo chiesto oggi
all’avvocato Scalera di accompagnarci a visitare le nostre carceri, a
iniziare proprio da quella del capoluogo adriatico. In questo modo
potremo valutare lo stato delle strutture, dei luoghi di lavoro e di
detenzione per poi riportare le esperienze maturate ai nostri
rappresentanti nazionali. Considerata la gravità dei fatti, come abbiamo
già detto, stiamo seguendo inoltre con attenzione l’attuazione dei
provvedimenti di recente approvati dal governo. Misure – fanno presente
– volute proprio dalla Lega e contenute in un disegno di legge di
conversione del decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92, approvato dalla
Camera in via definitiva il 7 agosto 2024. Fra le altre cose, prevedono
l’assunzione di personale di polizia penitenziaria e di dirigenti e
medici penitenziari; la semplificazione del procedimento per la
concessione della liberazione anticipata; l’istituzione del Commissario
straordinario per l’edilizia penitenziaria; l’aumento del numero di
colloqui telefonici consentiti ai detenuti”.