Carlo Spinelli (IdD), solidarietà al nostro presidente Antonello De Pierro, il suo aggressore rischia di restare impunito per una probabile lettura superficiale dei fatti
18 Febbraio 2025 - 09:03:57
A seguito dell’aggressione subita il 17 marzo 2023 dal presidente del
movimento politico Italia dei Diritti-De Pierro , a nome del movimento
stesso esprimo solidarietà al nostro presidente Antonello De Pierro per
il distorto evolversi dell’iter giudiziario con il quale si intende fare
luce sulla vicenda . Non evidenziare nei fatti la violenza privata e
demandare al Giudice di Pace il compito di trovare una equa e giusta
condanna per l’autore del vile atto di violenza perpetrato ai danni di
Antonello potrebbe trasformarsi in un pericoloso precedente che
permetterebbe a chi si rende colpevole di un’aggressione o a chi limita
o impedisce la libertà di un individuo di vedersi estinto il reato con
il solo pagamento di una semplice sanzione amministrativa di qualche
euro. Nei fatti che hanno visto coinvolto il presidente De Pierro, non
si è soltanto limitata la sua libertà, ma è stata coartata la libertà di
coloro che in quel momento viaggiavano sulla Cristoforo Colombo rimasta
bloccata intorno alle ore 11 del mattino per circa 15 minuti, dal folle
gesto di chi si è permesso di bloccare la vettura di De Pierro,
costringendo lo stesso a uscire dal veicolo tra l’altro a noleggio,
frantumando un finestrino e prendendolo a pugni con il probabile intento
di causargli anche danni che avrebbero potuto essere ben più gravi e
permanenti. Alla luce di quanto successo, è palese la violenza privata
non solo ai danni di Antonello, ma anche verso coloro che in quel
momento si sono trovati bloccati su un’arteria stradale importante e ad
alta densità di traffico come la Cristoforo Colombo. Ma questa non è
stata riconosciuta dal P.M. investito del caso e quindi il giudizio è
stato demandato al Giudice di Pace invece che avere dei risvolti penali,
e potrebbe essere liquidato con un misero risarcimento in denaro
permettendo così a chi si è reso protagonista di un episodio di efferata
violenza alla luce del giorno, al cospetto di altri cittadini e davanti
a due bambine che viaggiavano in auto con l’aggressore, di cavarsela con
pochi spiccioli e di vedere estinto il reato. Non è stata a nostro
avviso ben valutata la gravità dei fatti, un errore che può essere
commesso anche da un P.M. esperto ma che dovrebbe essere recuperato
rivalutando il caso e trasferirlo nelle sedi competenti che non possono
essere le aule di un Giudice di Pace ma quelle di un Tribunale ordinario
dove poter svolgere un processo penale ai danni di chi ha leso la
libertà, l’incolumità fisica e la dignità di una persona che,
conoscendola, reputo integra, onesta e che si adopera a favore della
tutela dei diritti dei cittadini e in particolar modo di coloro che
appartengono alle fasce sociali più deboli. Confidiamo nella giustizia
sperando che si possa quindi arrivare a un giusto processo e a una equa
condanna contro chi si è permesso di bloccare una strada per prendere a
pugni un onesto cittadino”.
Ufficio stampa Italia dei Diritti per la Politica interna
movimento politico Italia dei Diritti-De Pierro , a nome del movimento
stesso esprimo solidarietà al nostro presidente Antonello De Pierro per
il distorto evolversi dell’iter giudiziario con il quale si intende fare
luce sulla vicenda . Non evidenziare nei fatti la violenza privata e
demandare al Giudice di Pace il compito di trovare una equa e giusta
condanna per l’autore del vile atto di violenza perpetrato ai danni di
Antonello potrebbe trasformarsi in un pericoloso precedente che
permetterebbe a chi si rende colpevole di un’aggressione o a chi limita
o impedisce la libertà di un individuo di vedersi estinto il reato con
il solo pagamento di una semplice sanzione amministrativa di qualche
euro. Nei fatti che hanno visto coinvolto il presidente De Pierro, non
si è soltanto limitata la sua libertà, ma è stata coartata la libertà di
coloro che in quel momento viaggiavano sulla Cristoforo Colombo rimasta
bloccata intorno alle ore 11 del mattino per circa 15 minuti, dal folle
gesto di chi si è permesso di bloccare la vettura di De Pierro,
costringendo lo stesso a uscire dal veicolo tra l’altro a noleggio,
frantumando un finestrino e prendendolo a pugni con il probabile intento
di causargli anche danni che avrebbero potuto essere ben più gravi e
permanenti. Alla luce di quanto successo, è palese la violenza privata
non solo ai danni di Antonello, ma anche verso coloro che in quel
momento si sono trovati bloccati su un’arteria stradale importante e ad
alta densità di traffico come la Cristoforo Colombo. Ma questa non è
stata riconosciuta dal P.M. investito del caso e quindi il giudizio è
stato demandato al Giudice di Pace invece che avere dei risvolti penali,
e potrebbe essere liquidato con un misero risarcimento in denaro
permettendo così a chi si è reso protagonista di un episodio di efferata
violenza alla luce del giorno, al cospetto di altri cittadini e davanti
a due bambine che viaggiavano in auto con l’aggressore, di cavarsela con
pochi spiccioli e di vedere estinto il reato. Non è stata a nostro
avviso ben valutata la gravità dei fatti, un errore che può essere
commesso anche da un P.M. esperto ma che dovrebbe essere recuperato
rivalutando il caso e trasferirlo nelle sedi competenti che non possono
essere le aule di un Giudice di Pace ma quelle di un Tribunale ordinario
dove poter svolgere un processo penale ai danni di chi ha leso la
libertà, l’incolumità fisica e la dignità di una persona che,
conoscendola, reputo integra, onesta e che si adopera a favore della
tutela dei diritti dei cittadini e in particolar modo di coloro che
appartengono alle fasce sociali più deboli. Confidiamo nella giustizia
sperando che si possa quindi arrivare a un giusto processo e a una equa
condanna contro chi si è permesso di bloccare una strada per prendere a
pugni un onesto cittadino”.
Ufficio stampa Italia dei Diritti per la Politica interna