Sinistra Italiana: precisazioni su Parco Sirente Velino
20 Febbraio 2025 - 18:16:46
richiedendo trasparenza agli organi direttivi e sostegno dalla politica
regionale”. Sinistra Italiana dell’Aquila torna a intervenire sul Parco
Sirente Velino, dopo il botta e risposta con il Presidente Francesco
D’Amore.
“Siamo lieti che il nostro precedente comunicato abbia spinto il
Presidente D’Amore a chiarire i principi che hanno portato alla proroga
del mandato di tutti i componenti del Consiglio Direttivo del Parco
Sirente-Velino fino al 2028, condividendo pubblicamente il parere della
Direzione Affari della Presidenza e Legislativi del Consiglio regionale
sulla vicenda. Saremmo stati ancora più lieti se tale chiarimento
pubblico fosse arrivato già a seguito delle precedenti segnalazioni di
Daniele Iacutone, che non è esponente di Sinistra Italiana, come
riportano erroneamente alcune delle testate che hanno pubblicato la nota
di D’Amore (errore peraltro presente anche nella nota pubblicata sul
sito dell’Ente Parco, altra dimostrazione di scarsa correttezza
istituzionale). Al netto dei tecnicismi e dei passati interventi
legislativi regionali che giustificano la suddetta proroga, il risultato
è che il Consiglio Direttivo del Parco Sirente-Velino durerà ben più dei
5 anni su cui la legge pone l’accento come durata standard del mandato,
visto che in questo modo il Presidente D’Amore e i tre consiglieri
nominati nel 2021 alla fine rimarranno in carica 7 anni”.
Ma non solo: “Di chi è la responsabilità del disallineamento temporale
tra le prime nomine del luglio 2021, di competenza della Comunità del
Parco, e quelle di competenza del Consiglio Regionale effettuate nel
febbraio 2023, un anno e mezzo dopo? Non è forse di chi ha avuto negli
ultimi 6 anni la maggioranza in Consiglio Regionale, e quindi l’onere di
guidare questo processo? – incalza Sinistra Italiana dell’Aquila.
Inoltre, perché il Presidente D’Amore ha sentito la necessità di
sottolineare che sia lui che gli altri membri del Consiglio Direttivo
hanno rinunciato all’indennità di carica? Ci risulta che D’Amore, in
quanto sindaco di Fagnano, non avrebbe comunque potuto cumulare due
indennità legate ad incarichi pubblici (art. 5 comma 11, Dl 78/2010); e
se anche potesse per qualche cavillo legale a noi sconosciuto, non
sarebbe in ogni caso una condotta eticamente condivisibile per un
amministratore pubblico. Per quanto riguarda gli altri membri del
Consiglio Direttivo, la loro decisione, per quanto meritoria, non si
discosta da quelle dei membri degli organi direttivi di tanti altri
Parchi, regionali e nazionali, che rinunciano a qualsiasi indennità per
non gravare su bilanci già fortemente compromessi dalle continue
riduzioni dei finanziamenti ai Parchi da parte del MASE e di tante
Regioni, tagli di certo non dettati da Sinistra Italiana ma semmai dal
centrodestra al governo”. Occhi aperti anche sull’utilizzo dei
finanziamenti. “Siamo felici dei tanti finanziamenti ricevuti dal Parco
Sirente-Velino negli ultimi anni, e vigileremo su come saranno
utilizzati, ma questo non basta a considerare compiuta la missione
primaria dei Parchi, che è la salvaguardia degli ecosistemi naturali e
delle specie che li popolano. A questo proposito, ricordiamo che
l’attuale amministrazione del Parco Sirente-Velino avallò pienamente la
proposta dell’Assessore Imprudente di riperimetrare il Parco stesso,
sottraendo alla tutela decine di chilometri quadrati di habitat
naturali; progetto che è poi fortunatamente naufragato grazie alla
sentenza della Corte Costituzionale che bocciò la legge regionale
14/2021, a seguito dei ricorsi delle associazioni ambientaliste e non
solo.
Come già detto, continueremo a difendere le aree protette abruzzesi dal
sottofinanziamento cronico e dai continui attacchi dell’attuale giunta
regionale, checché ne dica D’Amore”