21 Febbraio 2025 - 11:06:55
di Redazione
Hanno rapinato la gioielleria Quaranta di Avezzano a settembre del 2024 portando via in pochi minuti un bottino di 75 mila euro.
Questa mattina, per uno dei tre malviventi, un uomo di 31 anni, è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre i due complici sono ancora ricercati.
L’operazione è stata condotta alle prime luci dell’alba, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano che, con il supporto di personale della Compagnia Carabinieri di Agropoli (Salerno), hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere per l’uomo accusato di rapina pluriaggravata in concorso e di lesioni personali gravi in concorso.
L’arrestato, pregiudicato per reati analoghi, è stato rintracciato nel comune di Capaccio Paestum (Salerno) ed è stato condotto presso la casa circondariale “Antonio Caputo” di Salerno – Fuorni, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La misura cautelare detentiva è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli uomini dell’arma nella fase delle indagini, coordinata sinergicamente dalla Procura della Repubblica del capoluogo marsicano
Nel pomeriggio del 23 settembre 2024, due malviventi, uno dei quali travestito da donna, erano entrati con il volto travisato in una gioielleria di Avezzano, hanno immobilizzato l’esercente, una donna di 75 anni, e la condussero con violenza nel seminterrato, ferendola al capo e agli arti.
La rapina è durata pochissimi minuti.
I due hanno puntato una pistola al volto della donna per costringerla ad aprire la cassaforte ed il registratore di cassa, impossessandosi di gioielli per un valore di circa 70mila euro, nonché di una somma di denaro contante pari a circa 5mila euro.
I due rapinatori sono poi fuggiti a folle velocità per le strade del centro cittadino a bordo di un’auto, una Renault capture con targa clonata, guidata da un terzo complice, sulla quale erano state applicate delle targhe contraffatte.
Il sopralluogo effettuato nell’immediatezza dai carabinieri del Nucleo Operativo di Avezzano ha permesso di individuare e repertare tracce di importante valore investigativo che sono state inviate al raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma per l’individuazione del profilo genetico.
Nello specifico, si tratta di un lembo di guanto e una piccola quantità di sostanza ematica, che il rapinatore vestito da donna aveva perso quando la vittima aveva tentato di spostare dal proprio volto la mano del rapinatore che le impediva il respiro.
Gli esiti delle analisi condotte dal reparto speciale dell’arma, assieme ad altri importanti riscontri investigativi, hanno permesso l’identificazione del 32enne arrestato questa mattina, mentre proseguono le indagini per dare un volto agli altri 2 malviventi.
«L’operazione della compagnia carabinieri di Avezzano ha portato all’arresto del 31enne per rapina – ha commentato il il comandante della Compagnia dei carabinieri di Avezzano, il maggiore Luigi Strianese -. Stamattina i militari della Compagnia carabinieri di Avezzano coadiuvati dai militari della Compagnia carabinieri di Acropoli hanno quindi eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo che si era reso responsabile insieme ad altri due soggetti, che sono ancora in fase di identificazione, della rapina presso la gioielleria Quaranta di Avezzano a settembre 2024. Si è arrivati all’arresto attraverso una serie di attività di indagine molto approfondite e dettagliate e grazie anche al ritrovamento, sulla scena del crimine, di alcune tracce biologiche che ci hanno ricondotto al colpevole».
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