Tribunali abruzzesi: la nota senatrice Di Girolamo (M5S)
21 Febbraio 2025 - 12:04:48
Nella giornata di ieri abbiamo appreso della condanna a 8 mesi del
sottosegretario Delmastro per rivelazione di segreto d’ufficio. Brutta
cosa le regole e il rispetto delle istituzioni e dei ruoli, vero?
Questa notizia dovrebbe far riflettere noi abruzzesi, specie per quanto
riguarda i nostri tribunali.
Poco meno di due settimane fa, infatti, al termine dell’esame del
decreto-legge milleproroghe, ho manifestato la mia preoccupazione per il
mancato inserimento nel testo del provvedimento della proroga per
assicurare funzionalità ai tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e
Vasto.
Non mi fido, ho detto allora e ripeto oggi, e le notizie di ieri
confermano le mie preoccupazioni.
“Delmastro resta al suo posto”, dice prevedibilmente Giorgia Meloni e le
fanno eco tutti i parlamentari e i ministri di maggioranza. Non avevamo
dubbi: il senso di responsabilità non trova facile dimora in questo
centrodestra.
Per noi abruzzesi in particolare, il punto va ben oltre la notizia della
condanna.
Delmastro è stato qui in Abruzzo a gennaio a garantire personalmente che
i nostri tribunali non avranno alcun tipo di problema, che ci penserà
lui. Per la verità lo ha detto la prima volta più di un anno e mezzo fa,
ma che importa? Per sua fortuna le false promesse non si possono portare
in tribunale.
I gregari locali del sottosegretario vanno in giro da mesi a dare
rassicurazioni del tipo “non facciamo nulla, la soluzione arriverà, ce
lo ha garantito Delmastro”.
Non capiscono che il problema è proprio quello. Delmastro è palesemente
inadeguato a ricoprire il ruolo che gli è stato affidato, e questo lo
sapevamo anche prima della sentenza di ieri.
È opportuno che a occuparsi della tanto delicata e sentita questione dei
tribunali abruzzesi sia proprio Delmastro? Ci si può fidare di un
sottosegretario che rivela informazioni sensibili a un suo amico giusto
per consentirgli di attaccare l’opposizione in Aula? È credibile una
persona che a una festa di capodanno sente uno sparo e dice di non
sapere nulla perché era “andato a buttare la spazzatura” e poi si
corregge dicendo che era “andato a fumare”? A distanza di anni non si sa
chi ha sparato.
Onorevoli e senatori abruzzesi di maggioranza, contenti loro, devono
fidarsi per forza.
Io no.