25 Febbraio 2025 - 09:59:30
di Martina Colabianchi
Continuano a giungere agli sportelli del Tribunale per i Diritti del Malato di L’Aquila e Sulmona numerose segnalazioni di utenti che hanno visto recapitarsi avvisi di pagamento da parte della Asl 1.
Gli avvisi, come risaputo, fanno riferimento a visite prenotate e mai effettuate, ma mai disdette, per cui adesso l’azienda sanitaria chiede di recuperare i crediti dovuti.
Gli sportelli del Tribunale per i Diritti del Malato di L’Aquila e Sulmona hanno chiesto, però, un incontro con gli organi competenti in quanto si ravvisano, da parte dell’utenza, diverse problematiche nel recupero tempestivo di documentazione che risale spesso anche a 10 anni fa.
«La direzione strategica – scrive in una nota Paola Federici, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Abruzzo – con una comunicazione ci ha informato che a loro avviso, è stato fatto tutto quanto sia utile a garantire il diritto alla difesa, che non sono mai pubblicizzati numeri di telefono bensì una posta elettronica dedicata e che finora sono state evase tutte le richieste pervenute. Se pur comprendendo la necessità di recuperare i crediti dovuti, è anche indispensabile che l’amministrazione sia agevole e trasparente nei confronti di tutti gli utenti soprattutto i più deboli e vulnerabili».
«In data odierna – prosegue Federici – abbiamo inviato una richiesta di accesso agli atti per capire le procedure aziendali adottate per il reperimento delle informazioni rispetto alla mancata presentazione da parte degli utenti o la mancanza di preannuncio alla fruizione, alle prestazioni prenotate; per la riduzione degli errori dovuti all’hackeraggio del 2023 per il quale sappiamo che molti dati sono stati persi; la modalità di individuazione del mancato pagamento di prestazioni erogate in regime di Pronto Soccorso».
«Inoltre abbiamo anche chiesto gli importi finora recuperati e quanti sono i crediti ad oggi ancora esigibili. Siamo certi che la ASL avrà cura di fornire tutte le informazioni richieste per garantire la massima trasparenza. I volontari dei Tribunali dei Diritti del Malato restano comunque a disposizione degli utenti per dare loro il massimo della disponibilità perché vengano garantiti sempre i diritti di ognuno», conclude.