25 Febbraio 2025 - 11:10:21
di Martina Colabianchi
Nella sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dell’Aquila, al via le prove d’esame per l’iscrizione all’albo dei centralinisti privi della vista per 19 ragazzi ipovedenti e non vedenti provenienti da tutta la regione Abruzzo.
Questi giovani hanno completato un corso di formazione di 1000 ore finanziato dalla Regione Abruzzo, un’iniziativa accolta con particolare soddisfazione dato che non veniva finanziata da oltre 12 anni.
La qualifica acquisita consentirà loro di iscriversi nelle graduatorie provinciali, garantendo una riserva per il lavoro riservata a persone con disabilità visiva.
«Questa è una delle missioni dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, cioè formare i non vedenti e avviarli al lavoro – spiega Vincenzo Massa, vicepresidente nazionale dell’Istituto di ricerca, formazione e riabilitazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti -. Io credo che questo sia un elemento molto importante, soprattutto inserire il non vedente nel contesto della società e dargli la possibilità di poter contribuire al miglioramento della qualità della vita della società. Per noi è importante il lavoro che ci permette di stare con gli altri per avere un nostro futuro, ma per costruire insieme agli altri un futuro per tutti e di tutti».
Particolarmente significativo il fatto che le prove d’esame si svolgano nel capoluogo di Regione.
«Qui all’Aquila c’è un grande centro di formazione e, soprattutto, la sede dell’Aquila in questi anni si è data tantissimo da fare. Un grande lavoro è stato svolto dal nostro presidente Antonio Rotondi che in qualche modo ha creato le condizioni sia strutturali, ma soprattutto di impegno quotidiano e costante nei rapporti istituzionali per fare in modo che, oggi, – ha concluso Massa – questa sede si possa trasformare anche in una grande aula di formazione che accompagna i non vedenti verso il futuro».

In passato, molti giovani con disabilità visiva erano costretti a frequentare corsi fuori dall’Abruzzo, sostenendo costi elevati di circa 15.000€ all’anno.
Questo corso rappresenta, quindi, un importante passo verso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità a 42 diplomati in totale.
«Alla prova di oggi succederà quella teorica, con l’impegno dell’Unione Italiana Ciechi di andare a scovare posti vuoti che possano dare l’opportunità a questi ragazzi di andare a lavorare – dichiara Antonio Rotondi, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti dell’Aquila -. Il corso di 1000 ore è stato finanziato grazie alla Giunta regionale, che anche nel 2026 consentirà l’avvio di un altro corso».