28 Febbraio 2025 - 16:53:20

di Vanni Biordi

L’Aquila continua a essere un punto di riferimento nazionale e internazionale per la discussione e l’approfondimento sui cambiamenti climatici. Dopo il successo dell’iniziativa “ClimAquila” dello scorso gennaio, la città ha ospitato un nuovo ed importante evento: il convegno dal titolo “Risorsa idrica e cambiamenti climatici: dall’emergenza alla tutela della biodiversità“, organizzato all’Auditorium del Parco.

Il convegno, organizzato dal Comune dell’Aquila con il Settore Ambiente, sotto la guida dell’assessore Fabrizio Taranta, esplora i legami sempre più stretti tra la crisi climatica e la gestione delle risorse idriche, un tema di cruciale rilevanza per la sostenibilità ambientale. L’evento vede la partecipazione di esperti di fama nazionale e internazionale, tra cui rappresentanti della Struttura commissariale sull’emergenza idrica, docenti universitari di atenei prestigiosi come l’Università dell’Aquila (UnivAQ) e La Sapienza di Roma, nonché ricercatori dell’INGV e del CMCC Euro-Mediterranean Centre on Climate Change.

In apertura dell’incontro, l’assessore all’Ambiente Fabrizio Taranta ha sottolineato l’importanza di questo convegno per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sull’urgenza di affrontare le sfide legate alla gestione dell’acqua in un contesto di cambiamenti climatici.

«Vogliamo porre l’attenzione sugli impatti che il cambiamento climatico sta avendo sulle risorse idriche – ha dichiarato l’assessore – Questo tema è strettamente legato alle missioni europee su cui stiamo lavorando, come quella sull’adattamento ai cambiamenti climatici e la Missione NetZeroCities, che pongono al centro la gestione dell’acqua da diverse angolazioni: dal consumo potabile alla gestione delle acque urbane».

Durante l’incontro, sono stati presentati anche alcuni dei progetti innovativi in corso sul territorio aquilano, come la piazza d’acqua e i rain gardens, iniziative che mirano a recuperare e utilizzare le acque piovane in modo ambientalmente sostenibile. Taranta ha inoltre sottolineato la necessità di ridurre il rischio idrogeologico, un aspetto fondamentale in un periodo caratterizzato da eventi meteorologici sempre più estremi, conseguenza diretta dei cambiamenti climatici.

Presente al convegno anche Nicola Dell’Acqua, Commissario straordinario per la scarsità idrica.

«Il nostro obiettivo è quello di far comprendere il perché dell’emergenza idrica, che non è solo il cambiamento climatico che c’è e, mi sembra, ormai tutto il mondo scientifico sia concorde a riconoscerlo. Ma il cambiamento climatico ha messo in evidenza alcune lacune amministrative, tecniche e di manutenzione che vari sistemi hanno. Quindi, in queste occasioni dobbiamo dirci chiaramente queste cose per far in modo di affrontare meglio queste problematiche».

Due, secondo Dell’Acqua, le misure da adottare più urgentemente:

«Due cose sono essenziali. Rifunzionalizzare tutti i grandi bacini, come da 50 anni non abbiamo saputo fare, e l’altra è il recupero dell’acqua di falda che va tutelata maggiormente, oltre che implementata».

Il convegno ha rappresentato anche un’occasione per approfondire il tema del Contratto di Fiume dell’Aterno, un documento strategico che affronta la gestione dell’ecosistema fluviale come parte di una visione più ampia di protezione e valorizzazione delle risorse naturali. «La risorsa acqua deve essere protetta, tutelata e non sprecata – ha concluso Taranta – perché è fondamentale per la sopravvivenza umana».

Questo appuntamento è un’opportunità unica per approfondire un tema cruciale per il futuro del nostro pianeta e per fare il punto sui progetti e le soluzioni più avanzate per la gestione delle risorse idriche in un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti. L’Aquila, ancora una volta, si conferma come un faro di riflessione e azione concreta per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.