06 Marzo 2025 - 18:50:38
di Tommaso Cotellessa
Il Consiglio comunale dell’Aquila, nella giornata di sabato 8 marzo, si riunirà in una seduta straordinaria in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne.
La seduta, organizzata su richiesta delle consigliere comunali Stefania Pezzopane e Simona Giannangeli, avrà inizio alle ore 9:00 e sarà aperta alla cittadinanza e alle associazioni del territorio, così da rappresentare un momento di dibattito e confronto .
La proposta delle consigliere ha trovato il consenso anche di altri gruppi consiliari, nonchè l’approvazione del presidente del Consiglio comunale Roberto Santangelo.
Pezzopane e Giannangeli hanno infatti sottolineato che affrontare la questione di genere rappresenta un obiettivo su cui non possono esserci divisioni di tipo politico o partitico, ed è proprio per questo che auspicano un’ampia partecipazione della comunità e la convinta condivisione dell’ordine di giorno che loro stesse proporranno.
Le proposte avanzate dalle due consigliere saranno indirizzate verso la richiesta di un significativo impegno di tutte le Istituzioni, a partire dal Sindaco e dall’Amministrazione comunale, per il superamento del cosiddetto gender gap.
Nel 2024 il World Economic Forum ha, infatti, certificato come l’Italia si trovi solamente all’87° posto, tra le economie mondiali, rispetto alla parità di genere.
«Il nostro documento – scrivono Pezzopane e Giannangeli – stimolerà la politica ad intraprendere misure volte a ridurre questo divario in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità, presso tutti gli enti comunali, le partecipate, gli enti e le imprese che collaborano in varia forma con il Comune dell’Aquila affinché possa essere certificata la parità tra donne e uomini in ambito lavorativo, così come indicato in un’apposita legge dello stato, la n° 162 del 2021.
Sappiamo anche che l’uguaglianza tra i due sessi in molte parti del mondo rimane una chimera, se non addirittura un tabù. In Afghanistan, ad esempio, il regime talebano – ricordiamo che qui all’Aquila abbiamo ospitato famiglie in fuga da quell’orrore – pone le donne in condizione di marginalità e umiliazione, sia fisica che psicologica».

Le consigliere inoltre hanno annunciato che all’interno dell’ordine del giorno verrà richiesto all’intera assise di impegnarsi in una ferma condanna del regime fondamentalista talebano e nel riconoscimento dell’apartheid di genere, applicata sistematicamente e istituzionalmente in Afghanistan, come crimine contro l’umanità (al pari dell’apartheid di razza) all’interno dei Trattati internazionali.