Vigilanza su RFI. Di Marco, Mariani e Pietrucci: "Andremo sul posto a verificare la situazione delle aziende"
06 Marzo 2025 - 19:13:12
ferroviaria Roma-Pescara in base all’audizione dei sindaci nella
Commissione Vigilanza di oggi è che nessuno sa nulla sul proseguimento
dell’opera, per questo è importante che RFI venga alla Vigilanza a
spiegare cosa accadrà alla stazione di Popoli e anche cosa ne sarà degli
accordi fatti con i Comuni come quello di Manoppello, a cui sono stati
accordati stralci che però non si sa come diventeranno realtà a causa
della mancanza di riscontro da parte di RFI. Per questo chiederemo ai
vertici della società di venire in Commissione a rispondere a questi e
agli altri quesiti rimasti sospesi, ad esempio che fine faranno le
imprese che hanno serie difficoltà a sopravvivere se dovranno
smobilitare e andremo sul campo a verificare con la Commissione la
“facilità” di trasferimento delle realtà interessate”, così il
consigliere PD Antonio Di Marco, il presidente della Commissione Sandro
Mariani e il consigliere Pierpaolo Pietrucci sui lavori di oggi.
“Importante per Popoli capire se è la stazione è ricompresa o tagliata
fuori dal tracciato, questo chiede il sindaco Moriondo Santoro, che
lamenta disagi e disappunto se il suo Comune non fosse ricompreso,
invitando RFI a una maggiore condivisione con il territorio e alla
valutazione di scenari alternativi – sottolineano gli esponenti PD – .
Così come c’è da capire il silenzio verso i Comuni che hanno trattato
per avere concessioni che però sono ad oggi approvate solo sulla carta,
perché RFI non ha dato alcun segno su procedure e tempi per attuarli.
Restano le enormi perplessità soprattutto delle attività che non
riusciranno a delocalizzare i propri siti senza perdite ingenti a
livello economico, logistico e del personale, perché smobilitare
migliaia di metri quadri da un luogo a un altro non è cosa semplice, ha
spiegato Marco Blasioli, uno dei titolari della ditta Orsini & Blasioli
di carpenterie metalliche di Alanno, che dovrebbe smobilitare tutto
l’impianto con enormi disagi, problemi e svantaggi in termini di
produttività e incassi. L’azienda metalmeccanica con 50 dipendenti
rischia la chiusura per la difficoltà nel reperire materiali per la
ricostruzione in nuovo sito del capannone, per i costi ben maggiori
rispetto agli eventuali ristori per via dell’alta richiesta di materiale
in questo momento storico e perché una situazione di fermo obbligatorio
nella fase di trasloco e la conseguente perdita di commesse acquisite e
potenzialmente acquisibili, comprometterebbe la stabilità di un’azienda
con 12 milioni di fatturato. Per tali ragioni chiederemo all’assessore
alle Attività produttive Tiziana Magnacca la convocazione di un tavolo
su cui vengano affrontati i problemi manifestati da questa e dalle altre
attività economiche, affinché si trovino soluzioni che non compromettano
la vita delle stesse, perché le istituzioni devono stare dalla parte
della comunità. Una proposta, quella del tavolo, che è stata accolta
positivamente anche dalle forze di maggioranza presenti ai lavori di
oggi. Anche per queste ragioni torniamo a perorare la via di un nuovo
punto di vista e di azione sul progetto, affinché venga realizzata prima
la tratta con meno impatto sull’ambiente e sulla vita economica e
antropica dei territori che si ritrovano sul tracciato”.