10 Marzo 2025 - 18:25:47

di Martina Colabianchi

Il futuro dei tribunali periferici abruzzesi al centro di una riunione convocata a palazzo Silone dal presidente di Regione Marco Marsilio, cui sono stati invitati i sindaci di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, e i presidenti degli Ordini degli Avvocati.

Questione resa incandescente anche dall’avvio di una raccolta firme a sostegno dei quattro tribunali a rischio chiusura, annunciata dal senatore del Partito Democratico Michele Fina, che ha incitato Marsilio e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a «svegliarsi».

Da parte sua, la maggioranza è tornata a rassicurare i sindaci. Il Governo sarebbe infatti intenzionato a salvare definitivamente le quattro sedi e, se necessario, predisporre anche una proroga dell’esercizio.

Stando alla riforma della geografia giudiziaria datata 2012, infatti, il primo gennaio 2026 dovrebbe essere la data ultima entro la quale si dovrebbe fermare la loro attività. Il Coordinamento per la salvaguardia dei tribunali abruzzesi, che mette insieme i rappresentanti dei quattro territori interessati, aveva chiesto al Governo di inserire nel Decreto Milleproroghe una “proroga-scudo“. In sostanza, un provvedimento che consenta di calendarizzare le udienze nei quattro tribunali anche dopo la data del primo gennaio 2026. Proroga che, però, non è mai stata inserita all’interno del documento con la promessa di un salvataggio definitivo.

«Contestualmente – spiega Alberto Bagnai, vicecapogruppo della Lega alla Camera, intervenuto alla riunione a palazzo Silone – verrà proposta una legge delega per rivedere la geografia giudiziaria dell’intero Paese. Fatti salvi i quattro tribunali abruzzesi, su cui il Governo si è impegnato, ciò non significa riaprire tutto quanto è stato chiuso. Sarebbe impossibile. Ma riequilibrare è possibile se si trova una soluzione organica, che consideri tutte le esigenze. Quindi occorre fare squadra».

«La Lega è stato l’unico partito a opporsi a questo e agli altri scellerati provvedimenti del governo Monti che hanno messo in ginocchio l’Italia. Quindi la nostra linea e il nostro impegno non sono in discussione, come prova il fatto che mi sono personalmente fatto carico di presentare e far approvare uno dei tanti emendamenti di proroga che hanno accompagnato questa lunga vicenda, alla quale questa maggioranza e questo Governo si impegnano a trovare una composizione definitiva», conclude Bagnai.

Anche Fratelli d’Italia è compatto sul tema. «Sulla salvaguardia dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, l’unico che si è svegliato tardi è il senatore del Partito Democratico, Michele Fina – affermano i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi, Guido Liris e Guerino Testa -. Dal 2014 al 2018 ha ricoperto il ruolo di collaboratore politico del ministro della Giustizia Orlando, eppure, nonostante abbia rivestivo un ruolo chiave con dunque la possibilità di agire concretamente, non ha mai fatto nulla per tutelare i tribunali abruzzesi. Ora, invece di promuovere raccolte di firme, dovrebbe spiegare perché in quegli anni non è intervenuto. A tutto c’è un limite: sentirlo oggi accusare il Governo per un problema che lui e il suo partito non sono stati mai in grado di risolvere è paradossale».

«Per quanto riguarda il centrodestra, né il presidente Marco Marsilio, né il presidente Giorgia Meloni, né tantomeno i Parlamentari di maggioranza, hanno bisogno di essere ‘svegliati’. I tribunali non sono a rischio e, come più volte chiarito, si sta lavorando a un problema che persiste da tredici anni e che Fina non è riuscito a risolvere nei quattro anni trascorsi al ministero della Giustizia. Abbiamo sempre sostenuto che la giustizia di prossimità è un valore e lo dimostreremo con la salvezza definitiva dei tribunali», concludono i senatori Fdi.

«Il senatore del Partito democratico, Michele Fina, eviti di sprecare l’inchiostro perché qui nessuno dorme – gli fa eco il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia -. Se c’è una certezza che mai nessun governo ha dato in merito ai tribunali sub provinciali, sono il governo Meloni con il supporto incondizionato del governo regionale targato Marco Marsilio. Si procederà con la proroga se non ci sarà tempo necessario di provvedere alla revisione della geografia giudiziaria nell’immediato e rimandiamo dunque al mittente le strumentalizzazioni messe in atto dalla sinistra».

La nota di Daniele Marinelli (Pd)

«Il caos regna sovrano nel centrodestra abruzzese a proposito della paventata chiusura dei tribunali di Lanciano, Vasto, Sulmona e Avezzano. Dopo aver promesso per anni che il governo Meloni avrebbe
risolto il caso con congruo anticipo, a nove mesi dalla scadenza del termine Marsilio si accorge che
le cose non stanno andando bene e tira fuori dal cilindro una riunione con i sindaci interessati e i
parlamentari abruzzesi
».

È quanto scrive, in una nota, il segretario regionale del Partito Democratico Daniele Marinelli.

«L’esito dell’incontro è un vuoto pneumatico, contornato dalla solita serie di “diremo, faremo” cui ci
ha abituati questa classe dirigente regionale. Arriva solo qualche balbettio in merito a possibili
proroghe o a una norma per la revisione della geografia giudiziaria, ma di soluzioni concrete non
c’è traccia. E’ ora che il centrodestra si dia da fare per rimediare a una situazione che, qualora fosse confermata, pregiudicherebbe in maniera grave la giustizia in Abruzzo
», conclude.