11 Marzo 2025 - 09:15:51
di Redazione
L’Abruzzo si posiziona al quindicesimo posto tra le regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare.
Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2024”, strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire, realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa del Gruppo Unipol in collaborazione con The European House – Ambrosetti (TEHA).
Il Welfare Italia Index, presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia, è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input e dimensione di output.
Con riferimento agli indicatori di spesa, l’Abruzzo ottiene un punteggio di 68,5 posizionandosi al diciottesimo posto. La regione si classifica quattordicesima sia per spesa sanitaria privata pro-capite, con 558 euro contro la media italiana di 604 euro, sia per spesa previdenziale media su popolazione over 65, con 1.040 euro contro la media nazionale di 1.259 euro.
L’Abruzzo occupa la diciottesima posizione per spesa in interventi e servizi sociali pro-capite, il diciannovesimo posto per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido e la sedicesima posizione per spesa sanitaria pubblica pro-capite.
Ottava posizione per la spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione con il 4,3% del Pil regionale, rispetto a una media italiana del 3,6%.
L’Abruzzo, inoltre, registra un punteggio pari a 59,5 nella componente di indicatori strutturali, posizionandosi al quattordicesimo posto. La Regione ottiene un ottavo posto per lo stato di salute della popolazione, mentre si posiziona al diciottesimo posto per efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria.
Il tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni è pari all’8,1% (media nazionale del 7,7%) collocando l’Abruzzo in quindicesima posizione, mentre i giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano né lavorano rappresentano il 17,3% della popolazione (14/ma posizione) contro una media nazionale del 18%.
La regione si colloca al quindicesimo posto per tasso di part-time femminile involontario, che raggiunge il 18,4%, contro una media nazionale del 15,6%.
L’incidenza della povertà relativa familiare si attesta al 9,4%, sotto la media del 10,1% (12^ma posizione).