11 Marzo 2025 - 10:56:15
di Redazione
Insieme al tradizionale appuntamento nelle seconda metà di settembre del festival Performative, giunto ormai alla sua quinta edizione, il Maxxi si prepara alla mostra di True Colors. Tessuti, movimento, colori e identità.
È fissato, infatti, per l’inizio di giugno l’opening della mostra che animerà fino al 16 novembre Palazzo Ardinghelli, gioiello barocco sede del Maxxi L’Aquila, con opere realizzate dal 2000 che utilizzano il tessuto per la costruzione di narrazioni, spazi, movimenti e relazioni.
Curata da Monia Trombetta con Chiara Bertini, Fanny Borel, Donatella Saroli e Anne Palopoli per le performance, la mostra presenta opere processuali, installazioni immersive e site-specific provenienti dalla collezione del MAXXI in dialogo con opere in prestito e nuove produzioni realizzate da artisti internazionali che utilizzano il tessuto riconoscendone la capacità di rappresentazione dell’identità più intima e profonda tanto del singolo quanto di intere comunità.
L’ispirazione è rafforzata dal contesto culturale abruzzese nel quale l’arte tessile ha radici antiche
nell’ambito dell’economia agropastorale e del virtuoso artigianato. La mostra sarà anticipata, nel mese
di maggio, da Towards Tomorrow di Kaarina Kaikkonen, potente e poetica installazione allestita
nella corte a esedra di Palazzo Ardinghelli, e attivata grazie alla partecipazione dei cittadini che
vogliano condividere parte del proprio vissuto attraverso la donazione di abiti usati.
Appuntamento irrinunciabile per il Maxxi L’Aquila è il festival Performative, giunto alla quinta
edizione e realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti del capoluogo abruzzese, in
programma nel secondo week end di settembre. Un fitto programma di performance, danza, teatro,
musica e talk si sviluppa nelle sale del Museo, negli spazi dell’Accademia di Belle Arti progettati da
Paolo Portoghesi e in altri luoghi della città, creando un laboratorio urbano e attivando processi di
creatività e sperimentazione grazie alle azioni degli artisti invitati a contribuire. Un potente focus
sull’oggi che recupera la forte tradizione legata alla performance in Abruzzo, da Fabio Mauri a Joseph
Beuys.
Nell’autunno 2025 un intenso calendario di appuntamenti approfondirà i contenuti della mostra True Colors. Continuano poi, anche per quest’anno, le collaborazioni con le realtà del territorio – Università degli Studi dell’Aquila, Conservatorio di Musica “A. Casella”, L’Aquila Film Festival – per la realizzazione di talk, presentazioni editoriali, proiezioni cinematografiche nella corte e concerti inseriti nel programma di Estate al Maxxi L’Aquila. E in estate, come di consueto, il Maxxi L’Aquila torna a decorare lo spazio antistante il museo con interventi di arredo urbano firmati dall’architetto Giuseppe Grant, in collaborazione con l’Urban Center e con l’Università degli Studi dell’Aquila: un “abaco urbano” che valorizza lo spazio pubblico con strutture mobili e funzionali, pensate per accogliere le diverse attività del museo e per favorire l’uso spontaneo della piazza da parte dei cittadini
Il 5 dicembre, poi, il Maxxi ospiterà Andrea Pazienza. La matematica del segno, seconda mostra del 2025 che anticipa la monografica con cui il Maxxi di Roma, nel 2026, celebrerà il settantesimo del fumettista.
Il progetto espositivo presenta un omaggio al suo talento e alla sua influenza nell’arte e nella cultura italiana, celebrando il legame speciale dell’artista con l’Abruzzo dove ha trascorso gli anni della giovinezza e della formazione. La mostra, curata da Giulia Ferracci e Oscar Glioti, presenta circa quaranta opere grafiche e pittoriche realizzate ad acquarello, china e pennarello, analizza i colori, la linea e il tratto, e propone alcune tavole centrali per descrivere la struttura compositiva adottata dall’autore nei suoi fumetti. L’esposizione prende in esame lo stile e la tecnica, l’uso dello spazio, le influenze e riferimenti adottati da Andrea Pazienza a partire dai primi elaborati infantili, passando per le stagioni ‘pescarese’ e ‘bolognese’, fino a toccare gli ultimi capolavori artistici. Un approfondimento è dedicato a Convergenze, la galleria d’arte pescarese che nel 1973 ha ospitato la prima mostra personale di Pazienza, punto di riferimento per tanti autori di quella stagione artistica.