12 Marzo 2025 - 09:27:41

di Redazione

In occasione della giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari domani, 12 marzo, l’Ordine provinciale dei Medici e degli Odontoiatri dell’Aquila ha deciso di aderire alla campagna affiggendo manifesti negli ospedali dell’Aquila, Avezzano e Sulmona.

La giornata nazionale arriva a pochi giorni dall’ennesimo episodio di violenza ai danni denunciato dalla Cisl ai danni di alcuni infermieri del reparto di Psichiatria dell’ospedale dell’Aquila.

«C’è una legge che va applicata ed è anche piuttosto severa nei confronti anche delle aggressioni gratuite ai medici perché non dimentichiamo che, al di là di qualche aggressione che avviene in ambiti particolari come ad esempio la Psichiatria, dove ci sono pazienti oggettivamente agitati, per cui i medici necessitano di tutela, le aggressioni principali avvengono a livello di pronto soccorso, dove il più delle volte i parenti dei pazienti non si rendono conto delle criticità che noi operatori sanitari dobbiamo affrontare e quindi attribuiscono a noi delle carenze del sistema dove noi possiamo incidere davvero poco», afferma il presidente dell’Ordine dei Medici dell’Aquila Alessandro Grimaldi, componente del Comitato Centrale della Fnomceo.

«L’obiettivo di questa nostra adesione è quello di sensibilizzare in particolare l’opinione pubblica e le istituzioni su questo tema gli episodi di violenza contro i sanitari sono inaccettabili, si tratta di un fenomeno in forte aumento che mette in pericolo la sicurezza degli operatori e rischia di compromettere la tenuta di tutto il sistema, creando ambienti di lavoro sempre più tesi», spiega ancora.

Grimaldi, primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e capo dipartimento medicina della Asl provinciale, sottolinea: «Secondo una recente ricerca sostenuta dalla FNOMCeO l’81% dei medici italiani afferma di esser stato vittima di aggressioni fisiche o verbali da parte di pazienti o parenti e amici di pazienti».

«È nostro dovere cercare la migliore collaborazione possibile a livello istituzionale per porre fine a questi atti intollerabili. Dobbiamo proteggere le colleghe ed i colleghi che ogni giorno lavorano con dedizione per la salute della collettività e garantire loro ambienti di lavoro più sicuri. Occorre andare oltre gli attestati di solidarietà e vicinanza e mettere in campo azioni concrete: misure preventive, formazione del personale e sensibilizzazione della popolazione», conclude Grimaldi.

Ministro Schillaci: «Protocollo prevenzione contro aggressioni a sanitari»

«Siamo impegnati a rafforzare le attività di prevenzione e formazione per gli operatori sanitari e sociosanitari: proprio insieme a Fiaso e Federsanità abbiamo firmato un protocollo d’intesa per garantire percorsi formativi omogenei su tutto il territorio nazionale».

È quanto scrive il ministro della Salute Orazio Schillaci in un messaggio alla Fiaso in occasione di un convegno di analisi sul fenomeno delle aggressioni agli operatori sanitari, in corso a Pisa.

«La violenza contro chi opera quotidianamente per la salute collettiva -ha aggiunto- è un fenomeno inaccettabile, che mina le basi del nostro sistema sanitario e colpisce donne e uomini che con professionalità e dedizione si prendono cura di tutti noi. Nessun medico, infermiere o operatore sociosanitario dovrebbe temere per la propria incolumità mentre svolge il proprio lavoro. Per garantire più sicurezza a tutti gli operatori sanitari e sociosanitari abbiamo adottato misure severe e concrete, tra cui, in ultimo, l’arresto in flagranza di reato anche differita, provvedimento che ha già trovato puntuale applicazione in diversi casi di recenti aggressioni».

Per Schillaci serve «promuovere un profondo cambiamento culturale, a radicare la cultura della fiducia e del rispetto che è un pilastro del Servizio Sanitario Nazionale. L’impegno delle istituzioni deve procedere di pari passo con quello delle realtà sanitarie, delle associazioni e di tutti coloro che lavorano per un Servizio Sanitario Nazionale più sicuro e vicino alle persone. Noi siamo al vostro fianco e sono certo che il confronto che si svilupperà in questa giornata sarà un contributo prezioso per proseguire su questa strada».

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