12 Marzo 2025 - 11:08:25

di Tommaso Cotellessa

Il Partito Democratico Abruzzese è tornato ad affrontare la questione relativa alla possibile chiusura dei tribunali abruzzesi di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona che – salvo manovre di salvataggio dell’ultim’ora – diventerà realtà il prossimo 31 dicembre.

Dinanzi a quello che appare un destino i Dem accusano la maggioranza guidata dal presidente Marsilio di una colpevole presa di coscienza tardiva. La questione della geografia giudiziaria in Abruzzo, infatti – come ricorda il gruppo regionale del Pd – risale al 2012 e da allora si trascina senza una soluzione definitiva.

Il segretario regionale del Pd Daniele Marinelli, assieme al gruppo del Pd in Consiglio regionale, accusa il governo Meloni, insediatosi nell’autunno del 2022, e la giunta regionale di Marco Marsilio, in carica dal 2019, di aver agito finora come se il problema non esistesse, per poi prendere consapevolezza convocando una riunione tardiva in cui sono state pronunciate dichiarazioni di rito: È una nostra priorità, ne parleremo a Roma.

Ma in area Pd ci si chiede come mai, se davvero si tratta di una priorità, la questione viene affrontata solamente ad oggi, quando mancano appena 42 settimane alla chiusura delle sedi giudiziarie.

Allo stato attuale infatti la questione si fa sempre più impellente, in quanto gli avvocati riuniti ad Avezzano hanno fissato maggio come termine ultimo per conoscere il destino delle udienze. Entro 80 giorni dovrà essere presa una decisione chiara: si riuscirà a mantenere attivi i tribunali oppure le udienze dovranno essere trasferite nei capoluoghi provinciali?

Nel descrivere lo stato dell’arte della giustizia abruzzese i dem inseriscono questa vicneda all’interno di un più grande quadro da cui l’amministrazione Marsilio esce malconcia. Nella nota diffusa dal gruppo dirigente del partito si legge:

«E’ un film già visto molte volte. Soltanto per fare qualche esempio, con il debito monstre della sanità, esploso in tutta la sua drammaticità; con la vicenda del complesso sportivo Le Naiadi, tuttora a mezzo servizio dopo una lunga chiusura; e con l’aeroporto, lasciato a languire per tutto il 2024. L’attuale classe dirigente regionale non è adatta a guidare l’Abruzzo. Marsilio e la sua maggioranza lavorino per mettere finalmente in sicurezza i tribunali abruzzesi e, se non ci riescono, lavorino almeno per ottenere una proroga nel frattempo, dopo aver alzato le spalle di fronte agli appelli e alle iniziative più volte intraprese in Parlamento dal senatore Michele Fina. Altrimenti traggano le conclusioni della loro inadeguatezza e se ne vadano: il territorio non può subire oltre la loro inerzia».

Tribunale di Avezzano, M5S: “Marsilio annuncia ciò che doveva fare due anni fa solo per stare sui giornali” 

«Lunedì, in Regione Abruzzo, si è tenuta un’imbarazzante riunione convocata dal Presidente Marsilio al solo scopo di poter inviare una dichiarazione alla stampa in risposta alla manifestazione a difesa del tribunale di Avezzano tenutasi la settimana scorsa. Con il tempismo di un bradipo politico, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha annunciato che farà quello che gli stiamo chiedendo di fare da oltre due anni: andare da Meloni e Nordio e pretendere una legge che mantenga definitivamente aperti i tribunali territoriali, facendo valere anche i voti rastrellati in provincia dell’Aquila».

Così, in una nota, il gruppo territoriale del M5S Avezzano-Marsica.

«Dispiace assistere all’ennesimo coro di contentezza del centrodestra marsicano, al quale si è accodato per l’ennesima volta anche il sindaco cosiddetto ‘civico’ di Avezzano Gianni Di Pangrazio. Ancora una volta, invece di alzare la voce, i rappresentanti del territorio, evidentemente invischiati in logiche di partito, applaudono alla lentezza politica e burocratica della filiera di Fratelli d’Italia che mette la Marsica sempre all’ultimo posto del proprio elenco di priorità, dalla ferrovia, all’agricoltura, alla sanità. Resta da chiedersi perché le promesse di presunte ‘soluzioni immediate’ debbano venire sempre dopo una protesta politica e popolare».

«Ad oggi, la mancanza sia di una legge nazionale che riveda la cosiddetta geografia giudiziaria che ha disposto la chiusura dei tribunali territoriali come quello di Avezzano, sia di una proroga che mantenga aperti questi importanti presidi di giustizia e legalità, testimonia quanto sia necessaria una opposizione forte che metta al primo posto il bene comune e che non faccia sconti a nessuno. Tavoli di monitoraggio, dialoghi istituzionali ed altre pezze calde messe sul malgoverno delle destre marsicane, abruzzesi e nazionali, ad oggi si sono dimostrate palesi prese in giro della cittadinanza, non avendo prodotto alcun risultato concreto».

«Il Movimento 5 Stelle non intende lasciare alcuno spazio al ‘volemose bene’ che ha caratterizzato gli ultimi anni di politica nella Marsica e ad Avezzano. Per questo continuerà a presidiare questa importante battaglia in ogni sede istituzionale, con la senatrice Gabriella Di Girolamo, i consiglieri regionali Francesco Taglieri ed Erika Alessandrini, con gli attivisti marsicani. Fratelli d’Italia deve tenere fede alle promesse elettorali e tenere aperto definitivamente il Tribunale di Avezzano come dovere istituzionale e non come gentile concessione ottenuta grazie all’intercessione di feudatari locali».

«Il Movimento 5 Stelle ha indicato da tempo la strada normativa da percorrere, depositando anche progetti di legge che i parlamentari di Fratelli d’Italia, bravi più a promettere che a realizzare, possono copiare e sottoscrivere. Se e quando lo faranno, avranno fatto solo la metà del loro dovere».