13 Marzo 2025 - 12:09:51
di Redazione
«La Legge preparata dalla destra sulle ‘aree idonee’ ad ospitare impianti per produrre energie rinnovabili è stata fatta così male che prima del voto finale richiederebbe un approfondito confronto perché diverse realtà in queste ore stanno facendo disperatamente sentire la loro voce».
Lo scrive il consigliere regionale del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci.
«Penso ai 23 sindaci della Valle Subequana che hanno scritto a tutti i consiglieri suggerendo un supplemento di istruttoria per beneficiare delle fonti rinnovabili e per non danneggiare la realizzazione delle Comunità Energetiche e l’Autoconsumo Individuale Diffuso tesi a ridurre i costi, agevolare i residenti e ridurre lo spopolamento».
«Penso all’allarme che viene dal Fucino dove Confagricoltura rilancia l’emergenza irrigua e chiede con forza che l’istallazione di impianti energetici rinnovabili non danneggi o comprometta lo sviluppo delle colture. Penso a tanti altri dubbi che stanno emergendo e dunque all’esigenza di approfondire l’argomento tenendo conto di tutti i soggetti interessati e della indispensabile pianificazione su scelte innovative che – se fatte male – rischiano di creare danni a chi davvero non se li merita. E un governo regionale rispettoso del territorio dovrebbe prevedere misure compensative per le realtà che venissero penalizzate», aggiunge.
«L’iter di questa norma è partito così male da richiedere emendamenti, subemendamenti, ripensamenti e un rinvio del confronto in Consiglio grazie all’opposizione del Patto per l’Abruzzo. I suggerimenti che vengono dall’Abruzzo interno andrebbero valutati e richiederebbero un supplemento di istruttoria incompatibile con la fretta e l’approssimazione imposte dalla destra. Solo così si può dotare l’Abruzzo di una legge chiara per incentivare la produzione di energia rinnovabile e contestualmente salvaguardare le colture, i luoghi di pregio e il ruolo degli amministratori locali», conclude Pietrucci.