14 Marzo 2025 - 09:30:42

di Redazione

L’analisi dei dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani evidenzia che, nel 2023, in Italia è stata raggiunta una percentuale complessiva di raccolta differenziata pari al 66,6%, con un incremento quasi del 5% rispetto al 2019 e dell’1,5% sul 2022, segno di un continuo miglioramento dei modelli organizzativi di raccolta.

Le Regioni che superano la soglia del 65% sono 11, nessuna delle quali tuttavia del Sud. Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna si confermano le Regioni più virtuose, rispettivamente con il 76,6%, 77,1% e 76,3%. Ancora in ritardo la Liguria al Nord e il Lazio al Centro; nel Mezzogiorno, invece, Abruzzo e Basilicata sono prossimi al traguardo del 65% di raccolta differenziata. E’ quanto si evince dalla presentazione del XIV Rapporto Anci-Conai.

La produzione pro capite media di rifiuti urbani totali è pari a 496 kg/abitante, in crescita dell’1% rispetto al 2022. L’intercettazione totale supera i 600 kg pro capite in Emilia-Romagna e Valle d’Aosta, mentre i valori minori – meno di 400 kg/ab. – si riscontrano in Basilicata, Molise e Calabria.

La raccolta di carta e cartone fa registrare dati pro capite stabili in quasi in tutte le Regioni, o in crescita in alcuni casi. Al riguardo è possibile raggruppare le Regioni in tre sottogruppi principali: le Regioni del Mezzogiorno la cui raccolta pro capite è compresa tra i 36 kg/ab della Calabria e i 54 kg abitante annui dell’Abruzzo; Emilia-Romagna (92,65 kg/abanno), Toscana (81,77 kg/abanno), Valle D’Aosta (84,55 kg/abanno) presentano elevatissimi livelli di intercettazione media per abitante, in crescita rispetto al 2022 in due Regioni su tre; le altre realtà regionali, con livelli medio-alti di raccolta, compresi tra i 59 kg pro capite annui della Lombardia e i 73 kg/ab del Veneto.

Per quanto riguarda la raccolta di plastica e metalli, la differenza fra i risultati dipende dal modello organizzativo adottato dai Comuni, più o meno orientato verso la raccolta del multimateriale. Nel 2023 la raccolta media pro capite delle plastiche mostra quasi ovunque una contrazione, a parte i casi di Umbria e Molise, mentre per i metalli si osserva una situazione diversificata sul territorio: salvo in Umbria, nelle Regioni del Centro-Sud i livelli medi pro capite conseguiti nel 2023 mostrano una contrazione rispetto al 2022; nel Nord del Paese, ad eccezione del Piemonte la raccolta media conseguita in alcuni casi presenta gli stessi livelli del 2022 (Veneto e Friuli Venezia Giulia), negli altri inferiore.

Toscana, Emilia-Romagna e Veneto anche nel 2023 confermano un modello di basato sulla raccolta multimateriale, con livelli medi di intercettazione pro capite che si attestano intorno ai 56-57 kg/ab. I risultati, tuttavia, appaiono in contrazione un po’ ovunque rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il vetro i dati regionali del biennio 2022-2023 mostrano un sistema organizzativo con performance medie sostanzialmente omogenee, ad eccezione di Trentino-Alto Adige e Valle D’Aosta, che primeggiano: nel 2023 le rese medie pro capite si attestano fra i 29 e i 35 kg/ab e, rispetto ai valori medi del 2022, presentano una contrazione in quasi tutte le Regioni. Nel 2023, invece, cresce quasi ovunque la performance media di raccolta dell’organico, che presenta tuttavia rese molto diversificate: Emilia-Romagna, Veneto e Marche costituiscono le tre Regioni con valori medi pro capite più elevati, compresi tra i 188 e i 152 kg/abanno.

In Liguria, Molise, Basilicata e Calabria, invece, i livelli di intercettazione risultano essere ancora inferiori ai 100 kg/ab. Nelle restanti Regioni censite, infine, i livelli medi si attestano su valori compresi tra i 101 kg/ab del Lazio e i 147 Kg/ab della Toscana.