14 Marzo 2025 - 19:55:40
di Tommaso Cotellessa
L’età sperimentale, l’ultimo libro di Erri De Luca, è stato presentato a L’Aquila, presso la Galleria 99, davanti a un pubblico attento e partecipe. Lo scrittore e alpinista napoletano ha condiviso le sue riflessioni su un’età che definisce “nuova”, un territorio inesplorato in cui ciascuno deve trovare il proprio modo di stare al mondo.
“Il titolo del libro dice già molto: L’età sperimentale,” spiega De Luca. “Siamo di fronte a una crescita demografica senza precedenti degli anziani: l’età media in Italia si è raddoppiata in un secolo e ci ritroviamo in una condizione nuova, che nessuno aveva mai vissuto così a lungo. Non ci sono modelli di riferimento, quindi ciascuno si arrangia come può. Io ho scelto di non subire il tempo, ma di incalzarlo: faccio più attività fisica, rompo più le scatole, sperimento invece di lasciarmi andare.”

Un atteggiamento di sfida, ma anche di consapevolezza, che emerge nelle pagine del libro, in cui De Luca racconta il proprio modo di abitare questa fase della vita con curiosità e determinazione.
Quando gli viene chiesto se il suo approccio possa essere un insegnamento per le nuove generazioni, lo scrittore risponde con ironia e pragmatismo: “I giovani non hanno bisogno di queste riflessioni, hanno tanta di quell’energia che possono persino permettersi di sprecarla. Noi no: dobbiamo consumare tutta quella che abbiamo senza sprecarne neanche un grammo.”
Lo scrittore ha inoltre parlato della montagna, da sue esperto frequentatore.
“Negli ultimi decenni c’è stato un vero e proprio arrembaggio alla montagna,” racconta. “Le temperature urbane sono sempre più alte e la gente scappa in quota per trovare sollievo. Un tempo, la stagione estiva in montagna durava poche settimane, ora è più lunga di quella invernale. È cambiato tutto: la montagna non è più un rifugio per pochi, ma una meta di massa.”
Con L’età sperimentale, Erri De Luca non offre solo un racconto autobiografico, ma una vera e propria filosofia di vita: non lasciare che il tempo consumi, ma viverlo fino in fondo, sperimentando e restando attivi.
