15 Marzo 2025 - 12:35:10
di Martina Colabianchi
Per la prima volta, in Italia, sono attualmente operativi tre stati di mobilitazione nazionale della Protezione civile. Lo strumento, attivo in caso di emergenze che richiedano un intervento repentino, è infatti scattato per il pesante maltempo che sta imperversando su Emilia Romagna e Toscana, e per gli eventi sismici che si stanno verificando nei Campi Flegrei.
Quest’ultima emergenza interessa in parte anche la nostra Regione, e non solo perché il sisma registratosi nella notte tra il 13 e il 14 marzo è stato avvertito anche in alcune zone dell’Abruzzo, ma anche perché il nostro territorio predispone di un piano di accoglienza nel caso di un’evacuazione dalle aree interessate dal bradisismo.
In occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro di formazione regionale della Protezione civile nella frazione di Preturo, all’Aquila, il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha fatto il punto della situazione.
«Per quanto riguarda i Campi flegrei, ovviamente, è ormai noto che quella è un’area che sta vivendo la terza crisi bradisismica in pochi anni. Le azioni messe in campo sono di pianificazione, che è quella che viene fatta nei centri di formazione come questo dell’Aquila. Quella dei Campi Flegrei è un’area molto particolare, e quindi una delle cose fondamentali è proprio aumentare la conoscenza del territorio e aumentare la consapevolezza dei cittadini per fare in modo che possano vivere nella migliore maniera possibile anche in quel territorio adesso particolarmente critico a causa dei continui fenomeni sismici».
Per ora, però, si esclude la possibilità di un’evacuazione che, spiega, «è prevista per la pianificazione vulcanica e non sismica, e dal punto di vista vulcanico rischi, per ora, non ce ne sono».
«La Regione Abruzzo, in due anni, ha organizzato l’accoglienza della popolazione che potrebbe arrivare dai Campi Flegrei, quindi abbiamo un piano di evacuazione e di accoglienza nella nostra Regione – spiega, nel dettaglio, la dirigente dell’Agenzia regionale di Protezione civile Daniela Ronconi -. La porta d’accesso sarà Castel di Sangro, e da qui la popolazione verrà smistata verso le destinazioni successive. Abbiamo già avuto contatti con gli istituti scolastici e le strutture alberghiere, iniziando così una serie di relazioni che potremo utilizzare in caso di emergenza».
«Al momento, non c’è un’imminenza di accogliere la popolazione, ma se fosse necessario ci recheremo nella nostra area di accoglienza nel Comune di Giugliano per prelevare questa popolazione con dei pullman che arriveranno a Castel di Sangro. Le persone potranno raggiungere l’Abruzzo anche autonomamente, e saranno gli abitanti del Comune di Monte di Procida, gemellato con la Regione Abruzzo e la Regione Molise. Ogni Comune dei campi flegrei, infatti, è collegato ad una Regione d’Italia», conclude.
«Noi siamo pronti, abbiamo già effettuato esercitazioni in questo senso, l’ultima lo scorso ottobre – ha assicurato anche Mauro Casinghini, direttore uscente della Protezione Civile regionale -. Abbiamo preso accordi con il comune gemellato di Monte di Procida e ci auguriamo che la situazione non precipiti. Tuttavia, il sistema regionale di Protezione civile è pronto ad affrontare l’emergenza».