20 Marzo 2025 - 12:22:54

di Angelo Liberatore

Il Patto per l’Abruzzo serra i ranghi contro la scelta della Giunta Marsilio di aumentare le addizionali Irpef per coprire il disavanzo accumulato dalle quattro Aziende Sanitarie regionali.

Luciano D’Amico, a margine di una conferenza stampa all’Aquila, ha parlato di «scempio» evidenziando come sia sparito «il modello virtuoso di sanità abruzzese di cui il centrodestra aveva parlato in campagna elettorale».

La realtà è ben diversa e D’Amico la dettaglia in cifre: 120mila abruzzesi rinunciano alle cure, il disavanzo tendenziale del sistema sanitario arriva a circa 200 milioni di euro, la mobilità passiva subisce un aumento oltremodo sostanzioso.

In tutto questo, la risposta del centrodestra non vedrebbe una strategia per invertire la tendenza ma solo il mettere le mani nelle tasche degli abruzzesi per provare a tappare le falle.

«Ribadiamo il nostro no e lanciamo un appello al presidente Marsilio e a tutti gli assessori e i consiglieri del centrodestra per non deliberare questo sciagurato aumento delle imposte – dichiara Luciano D’Amico -.Come nel caso del trasporto pubblico locale, questo aumento non è finalizzato a nuovi investimenti o a risultati soddisfacenti. Abbiamo risultati disastrosi, e ciò nondimeno gli abruzzesi sono chiamati a pagare di più».

Fin qui il quadro della situazione, con il Patto per l’Abruzzo che va poi a mettere sul piatto quelle che potrebbero essere delle idee per migliorare la sostenibilità del sistema sanitario abruzzese.

Al centro due concetti fondamentali: efficienza ed efficacia.

«Noi riteniamo che si debba procedere con due azioni da svolgere in parallelo. La prima, mentre la mano destra cerca di recuperare efficienza nell’uso delle risorse ottimizzando l’impiego e cercando di migliorare i servizi abbattendo i costi, la mano sinistra deve contemporaneamente recuperare efficacia e cioè chiedersi quale è la sanità che vogliamo offrire agli abruzzesi. Procedere, quindi, con una generale ristrutturazione dell’architettura di tutto il sistema sanitario regionale, della rete ospedaliera, della medicina del territorio, della prevenzione perché solo riuscendo ad investire possiamo consentire agli abruzzesi di curarsi in Abruzzo e, possibilmente, di farlo senza essere schiacciati da un peso delle tasse che inizia ad essere difficilmente sostenibile».

Il Patto per l’Abruzzo, in definitiva, chiede al centrodestra di aprirsi all’ascolto della controparte politica ed anche della società civile.

Se Marsilio dovesse invece proseguire sulla strada dell’aumento delle tasse, la posizione del Patto per l’Abruzzo è chiara: l’unica richiesta possibile sarebbe quella delle dimissioni.