20 Marzo 2025 - 17:13:02
di Tommaso Cotellessa
La questione relativa al recupero crediti delle prenotazioni Cup Asl 1, riguardanti prestazioni sanitarie non più usufruite, è stata al centro della seduta della Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo, presieduta da Sandro Mariani.
Alla riunione hanno partecipato il direttore generale della Asl 1, Ferdinando Romano, insieme al direttore amministrativo Stefano Di Rocco e al direttore sanitario Alfonso Mascitelli. Sono inoltre intervenuti Alessia Parlatore, responsabile della direzione “Personale, Affari generali e legali” della Asl 1, Francesco Marrelli, segretario provinciale CGIL L’Aquila, Alessandra Cerone, consigliera del Comune di Avezzano, Francesco Trivelli, presidente di Federconsumatori Abruzzo e delegato Adiconsum, Carlotta Ludovici, responsabile dello Sportello ADICU L’Aquila, e Paola Federici, coordinatrice del Tribunale per i Diritti del Malato dell’Aquila.
Durante il confronto, la direzione della Asl ha comunicato l’apertura di uno sportello dedicato e l’attivazione di una casella PEC, reperibili sul sito aziendale, per fornire ai cittadini le informazioni necessarie in merito agli avvisi di pagamento inviati nelle scorse settimane. Resta tuttavia aperto il dibattito sulla prescrizione di tali avvisi, con particolare attenzione ai diritti degli utenti.
La posizione della Cgil «la ASL1 non ha fornito alcuna risposta seria e concreta»
Tuttavia per la Cgil il confronto è stato tutt’altro che proficuo; i sindacalisti hanno infatti sostenuto, a margine della riunione, che «la ASL1 non ha fornito alcuna risposta seria e concreta che possa risolvere il clima di confusione e di incertezza generato dalle scelte e dalla condotta finora poste in essere dalla stessa azienda sanitaria».
La CGIL inoltre ha denunciato gravi criticità nella gestione del recupero crediti da parte della ASL1, sottolineando come molti cittadini abbiano pagato solo per paura di sanzioni, senza certezze sulla legittimità delle richieste. La prassi aziendale adottata in passato – come ricordato dal sindacato – non prevedeva attestazioni di disdetta, rendendo ora difficile per la ASL1 dimostrare il diritto a riscuotere le somme richieste, spesso riferite a prestazioni di molti anni fa e potenzialmente prescritte. Inoltre, numerosi avvisi di pagamento sono stati inviati erroneamente a persone esentate dal ticket, a utenti che avevano effettivamente usufruito delle prestazioni, o addirittura a minori e defunti. La CGIL evidenzia anche l’assenza di un regolamento chiaro sulla gestione delle prenotazioni e delle liste d’attesa, a differenza di altre ASL regionali.
Anche l’attivazione dello sportello informativo non convince a pieno di sindacalisti, in quanto non sono ancora stati chiariti i criteri adottati per l’invio delle richieste di pagamento. Di fronte a questa situazione, la CGIL invita i cittadini a rivolgersi agli sportelli della Federconsumatori e annuncia possibili mobilitazioni e azioni legali per tutelare la collettività.
Il consigliere Pietrucci (Pd) «La Asl pensa di cavarsela con un solo sportello»
Anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci (Pd) si è mostrato insoddisfatto riguardo le soluzioni proposte dai vertici dell’azienda per venire a capo della vicenda. Per Pietrucci infatti quella di oggi è stata un’occasione persa per fare chiarezza. Per prima cosa il consigliere ha fatto notare l’assenza dell’assessore regionale alla sanità e ha poi messo in evidenza le incongruenze rilevate nell’operato dell’azienda.
«La ASL1 per applicare correttamente la legge deve provare della responsabilità degli utenti. Altrimenti non può pretendere quei soldi: nel 2023-2024 per annullare le prenotazioni, bastava andare al CUP o fare una telefonata senza alcuna ricevuta o conferma dell’avvenuta disdetta. Ancora: molte visite furono state spostate d’ufficio dallo stesso personale ASL1 a date diverse da quelle previste e poi regolarmente fruite (o addirittura ancora da fruire) nella nuova data. Addirittura alcuni avvisi di pagamento sono stati inviati a persone ormai decedute, a minorenni, a persone esentate dal pagamento del ticket. E visto il tempo trascorso ci sono infiniti dubbi sul decorso termine di prescrizione. Ma soprattutto la ASL1 è inadempiente perché, a differenza di altre ASL, non ha ancora un Regolamento per la prescrizione, prenotazione, gestione delle agende e liste di attesa».
Pietrucci si è mostrato scettico anche dinanzi alla proposta di istituire uno sportello unico per far fronte alle richieste dei pazienti, sottolineando che un solo dipendente sarà chiamato a far fronte alle richieste provenienti da tutte le 150.000 persone coinvolte.
In conclusione per il consigliere gli abruzzesi rischiano di trovarsi vittima di una “tripla beffa”: «avere la peggiore sanità d’Abruzzo ; la tassazione IRPEF più alta possibile per coprire il debito di una sanità inefficiente; affrontare il balzello delle Cartelle pazze per una scelta assurda del suo management».