Di Marco su Bussi: "Subito bonifica e risarcimenti, gli impegni devono essere documentati"

21 Marzo 2025 - 16:11:27

Sala consiliare gremita a Bussi per l’incontro “Bonifiche e rilancio
economico, risanamento e opportunità di sviluppo”, dedicato alla
bonifica dei territori interessati dalla discarica di Bussi, a cura del
consigliere regionale PD Antonio Di Marco, vicepresidente della
Commissione Ambiente e territorio del Consiglio regionale. Presenti i
segretari regionale e provinciale del PD Daniele Marinelli e Carmen
Ranalli, il capogruppo provinciale PD Gianni Chiacchia, quello comunale
di Bussi Carmine Di Carlo, l’avvocato Matteo Di Tonno già legale della
Provincia di Pescara, il capogruppo PD in consiglio regionale Silvio
Paolucci, i consiglieri Sandro Mariani a capo della Commissione
Vigilanza e Pierpaolo Pietrucci, l’onorevole Luciano D’Alfonso.

“La rinaturalizzazione di un sito interessato da una discarica di veleni
nascosta per anni non si fa con una dichiarazione di intenti, come
quella confezionata il giorno dopo la nostra mobilitazione da Edison,
nella stessa sala consiliare dove meno di 24 ore prima avevamo chiesto
chiarezza sui tempi della bonifica, risarcimenti alla comunità e un
piano dettagliato e coerente di reindustrializzazione di Bussi e di
tutti gli altri Comuni dell’asta fluviale ricompresi nel SIN e nelle
conseguenze di ciò che è accaduto in quei luoghi – così il consigliere
Antonio Di Marco sull’evento a Bussi dedicato proprio alla rinascita dei
territori – . Era importante fare il punto della situazione e ringrazio
tutti gli intervenuti, ieri, che hanno messo un proprio tassello, ma
qualunque novità annunciata ora, a “ristoro” tardivo e in piena campagna
elettorale deve essere davvero grande sulla bonifica e sul futuro di
tutto il SIN di Bussi e non ci sembra di aver ascoltato cose
convincenti, oggi, da un soggetto inquinatore che sta facendo passare
che “la pena” da scontare da parte di chi ha sbagliato/inquinato
costituisca nel risarcimento/ristoro dei cittadini e del territorio che
sono stati danneggiati/inquinati. Per questo è stato importante
ricordare la scoperta della discarica e del soggetto inquinatore,
individuato in Edison con un’ordinanza che porta la mia firma da
presidente della Provincia di Pescara e ragionare intorno a quattro
punti cardine che, come immaginavamo, sarebbero rimasti irrisolti,
nonostante l’impegno tardivo e al momento senza riscontri documentali di
Edison. Aspettiamo di leggere le carte e invitiamo il Comune di Bussi a
pretenderle, senza cancellare la storia amministrativa e giuridica della
discarica e di quei veleni, nel frattempo restano quattro punti fermi
che continueremo a perorare: 1) indispensabile verificare i tempi di
bonifica di Edison e capire cos’altro si può fare come Regione Abruzzo
per supportare la comunità; 2) bisogna conoscere il piano di
reindustrializzazione della Regione perché Bussi torni a fare economia
reale e virtuosa; 3) bisogna capire con RFI perché la velocizzazione
sopprime le stazioni di Bussi, Piano d’Orta, Tocco e con la Regione come
Bussi potrà tornare fruibile a livello industriale nonostante questi
tagli; 4) dobbiamo rivendicare il risarcimento che Edison avrebbe dovuto
riconoscere al territorio in base a un atto fatto da me come Presidente
della Provincia di Pescara, a cui l’attuale presidente ha rinunciato,
chiudendo con un accordo di soli 3 milioni di euro. Quella transazione
fatta con Edison riguarda solo la Provincia, perché vincolata alla
realizzazione del liceo Marconi di Pescara, in cambio l’Ente ha
rinunciato a pretendere altro da Edison e così il territorio è rimasto
privo del necessario e legittimo ristoro. Non solo Bussi ne ha diritto,
ma anche i Comuni dell’asta fluviale, esposti alle conseguenze della
presenza della discarica devono avere un equo risarcimento. Peraltro, un
privato che ritiene di dare fondi a un Ente pubblico fa una
sponsorizzazione, ma la transazione in questione non è passata per un
appalto pubblico come richiede la legge sulle sponsorizzazioni, che
avrebbe aperto anche ad altri soggetti la possibilità di sostenere
l’Ente in modo economicamente più ampio. Ora i Comuni, le forze
politiche presenti nella provincia di Pescara, noi consiglieri
regionali, ci muoveremo perché ciò accada attraverso atti pubblici e
condivisi con la popolazione di Bussi e le altre comunità interessate,
perché qualunque azione o ristoro annunciato da Edison a Bussi, non sia
a parole, altrimenti non potrà essere accolto né come liberalità, né
come risarcimento. Quello che è accaduto è scandaloso e queste comunità
non possono essere prese più in giro”.