28 Marzo 2025 - 12:56:09
di Martina Colabianchi
Ancora scioperi per la Marelli di Sulmona, questa volta per la vertenza dei metalmeccanici.
Il 50 per cento degli operai ha incrociato le braccia in segno di solidarietà con la categoria. Un’adesione contenuta ma la battaglia non si ferma. «Stiamo vivendo una situazione che non si è mai verificata e da 15 anni viviamo con gli ammortizzatori sociali. Non è la soluzione al nostro paese ma è un ricatto per i lavoratori – insorge Andrea Di Meo, Rsu della fabbrica peligna, che ha partecipato alla protesta a Teramo – lavoriamo undici o dodici giorni al mese e ci hanno sospeso il turno di notte. Bisogna dire che un’ora di lavora equivale a un chilo di pane».
Nella loro proposta di piattaforma Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto, sul fronte salariale, un aumento medio a regime per il triennio di 280 euro mensili sui minimi per il livello C3 (ex quinto livello), mentre le associazioni datoriali propongono di confermare l’aumento definito in base all’inflazione (Ipca-Nei), pari, sulla base delle attuali previsioni disponibili da parte dell’Istat, a 173,37 euro in quattro anni, allungando così al giugno 2028 la vigenza del contratto (rispetto al periodo luglio 2024 giugno 2027).