28 Marzo 2025 - 11:46:42
di Martina Colabianchi
Il progetto regionale “On the road” arriva ad Avezzano.
L’iniziativa, presentata nel corso di una conferenza stampa con autorità comunali, provinciali e regionali, mira al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. Il progetto, voluto e costruito dalla presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, Rosa Pestilli, coinvolge Commissioni Pari Opportunità e le Camere di Commercio regionali a sostegno delle donne in difficoltà cucendo per loro percorsi di autonomia professionale e di indipendenza economica su misura.
«Questa iniziativa è una delle tante iniziative che il Comune di Avezzano sta portando avanti – spiega Concetta Balzorio, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Avezzano –. È un ulteriore aiuto alle donne che hanno già avuto la sfortuna di un vissuto molto forte, a cui forniamo una strada in più affinché possano essere reinserite nel contesto sociale in maniera serena, ma anche costruttiva perché una donna che ha subito violenza, dopo essere stata anche alloggiata in case di recupero delle donne, fa difficoltà ad essere inserita nel mondo del lavoro. Quindi, è chiaro, questa è una grandissima opportunità, attraverso dei corsi di formazione che potranno svolgere, di riacquisire la dignità che è una delle cose più importanti per una persona».
Il progetto facilita il reinserimento delle donne offrendo un sostanziale vantaggio sul costo del lavoro agli operatori economici che assumono nel triennio 2024-2026.
«Noi abbiamo sempre messo a disposizione dei fondi per contrastare la violenza sulle donne e promuoverne il reinserimento – ha dichiarato il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio –, e continueremo su questa strada. Proprio qualche giorno fa, abbiamo inaugurato proprio qui ad Avezzano, unica e prima città in Italia, il progetto “Stem” che è un progetto del Terzo Settore di Confcommercio che ha proprio l’idea di poter far sì che le donne studino e poi vengano inserite nel settore scientifico».
Obiettivo principale dell’iniziativa è, ovviamente, quello di aiutare le donne vittime di violenze e soprusi a crearsi una propria autonomia economica, percorso fondamentale per una ritrovata libertà.
«È necessario aiutarle all’inizio con delle sovvenzioni e, successivamente, per il loro reinserimento nel mondo del lavoro – prosegue Di Pangrazio -. È chiaro che una donna che ha subito violenze, che è stata messa da parte dal datore di lavoro, ha delle difficoltà anche psicologiche e, non a caso, noi stiamo assumendo anche degli psicologi proprio per aiutare le persone».
«Come Camera Di Commercio siamo molto impegnati nel supportare le imprese femminili e a sensibilizzare anche le categorie affinché possano avvicinare queste donne vittime di violenza al mondo del lavoro per agevolare il loro reinserimento – spiega Antonella Ballone, presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia -. Ovviamente con la delicatezza del caso, perché non vogliamo creare delle donne che hanno come una “lettera scarlatta”, ma sono donne che devono essere inserite nel mondo del lavoro alla pari della altre sapendo che le istituzioni conoscono la loro storia e le possono supportare. In questo momento stiamo avendo delle interlocuzioni e, appena pronti, faremo passaggi successivi per rendere questo nostro intento istituzionale il più fattivo possibile a supporto delle donne».