28 Marzo 2025 - 16:17:36
di Tommaso Cotellessa
Il Partito Democratico aquilano annuncia una mobilitazione seria e strutturata per contrastare l’aumento delle tasse proposto dalla Giunta Marsilio.
Per i dem, infatti, si tratta di una riforma «scellerata» che colpirà il ceto medio con «un vero e proprio salasso». In tal senso il partito ha deciso di convocare un’assemblea pubblica in cui organizzare le azioni di contrasto a tale provvedimento.
Il segretario provinciale del partito, Stefano Albano, assieme al segretario del Pd L’Aquila , Nello Avellani, hanno infatti chiamato a raccolta le iscritte e gli iscritti, i sindacati, le associazioni di categoria, i medici e il personale sanitario, le cittadine e i cittadini per il giorno lunedì 31 marzo, alle ore 17:30, all’interno dell’Auditorium della CGIL dell’Aquila. Scopo dell’incontro sarà quello di confrontarsi sulle azioni da intraprendere per contrastare le politiche di Marsilio.

«È inaccettabile – scrivono i vertici del partito – che dinanzi ad un sistema sanitario regionale ‘sfasciato’ dal governo Marsilio, con liste d’attesa lunghissime che costringono le abruzzesi e gli abruzzesi ad andare a curarsi fuori regione o a rivolgersi alla sanità privata, con una edilizia sanitaria vetusta e inadeguata alle esigenze delle pazienti e dei pazienti, con personale assolutamente insufficiente e attrezzature e macchinari su cui non si è investito, con una sanità territoriale smantellata, la destra imponga oggi altre tasse senza avere uno straccio di idea su come far funzionare il sistema sanitario senza produrre altro deficit».
L’esempio illustrato dai dem è quello di un infermiere o un insegnante, una poliziotta o un dipendente comunale con uno stipendio netto in busta paga di 1.987 euro, che – secondo i calcoli illustrati nella nota -si troverà a dover versare 715 euro di addizionale regionale, 208 di addizionale comunale e 9.240 euro di Irpef, ossia un totale di 10.163 euro di imposte.
Per i Albano e Avellani quella che si è venuta a creare è una situazione inaccettabile, che stona con le scelte prese in precedenza dalla stessa amministrazione regionale.
«Noi non ci stiamo ad un disegno di legge che dovrebbe generare un gettito di 44,7 milioni, presi dalle tasche dei cittadini e delle cittadine, mentre Marsilio e i suoi assessori e consiglieri elargiscono a piene mani oltre 22 milioni di euro con la sola legge-mancia per finanziare sagre, serate musicali, eventi. Per non parlare dei milioni di euro regalati al Napoli calcio per venire ad allenarsi in Abruzzo» così incalzano ancora nella nota i due esponenti.
«L’aliquota tra 28.000 e 50.000 euro dovrebbe passare dal 1,73% al 3,23%, un vero e proprio salasso per chi vive di lavoro dipendente e già fatica a mantenere la propria famiglia, e che si ritrova trattato da Marsilio come un privilegiato»
L’invito rivolto da Albano e Avellani è dunque quello ad un’ampia partecipazione all’assemblea pubblica di lunedì 31 marzo.