Licheri (Avs) "Abruzzo già povero, aumento tasse farà aumentare nuovi poveri"

07 Aprile 2025 - 18:11:55

“E’ già allarmante la fotografia della povertà in Abruzzo: un abruzzese
ogni 4 è a rischio di povertà o di esclusione sociale e tra i pensionati
la situazione è anche peggiore, come dire che 1 anziano ogni 3 fa fatica
a pagare le bollette e a fare la spesa tutti i giorni”. Così Daniele
Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana-Avs parte dai dati
della Cgia di Mestre riportati oggi dal quotidiano Il Centro, che
parlano di 317mila abruzzesi, il 25,1% ossia un quarto della popolazione
a rischio di povertà o esclusione sociale, per chiamare alla
responsabilità il governo Marsilio. “Questo dovrebbe essere il dato di
partenza con cui una classe politica degna di questo nome dovrebbe
confrontarsi. E lo dico dopo un week end caldo in cui la destra
abruzzese sta difendendo o sminuendo il provvedimento appena votato di
aumento dell’Irpef – continua Licheri-. L’aumento delle tasse, alla luce
di questo quadro, è ancora più grave: aggiunto al caro-bollette e alle
stangate su tariffe come per bus e mense, l’aumento Irpef eroderà ancora
di più i redditi e il potere d’acquisto rischiando di far aumentare i
nuovi poveri”. Inoltre, più tasse significa diminuire il potere
d’acquisto e quindi i consumi interni. “Già ora la nostra regione è
collocata al nono posto nella classifica nazionale delle aree più in
difficoltà, eppure questa situazione pare scomparire dall’agenda
politica di questo governo regionale. Alle armi di distrazione di massa
che sta usando anche oggi il presidente Marsilio attaccando le
opposizioni e i sindacati, rispondiamo continuando in modo ostinato a
voler discutere dei tanti e tante senza voce che compongono la
fotografia della nostra regione, quelli che aspettano risposte da troppo
tempo e che questa giunta regionale preferisce far finta che non
esistano”, continua Licheri.

L’impoverimento riguarda tutti, i nuovi poveri che si aggiungono ai
vecchi sono i lavoratori autonomi. “Stiamo parlando di piccole partite
Iva e forfettari i cui volti e le cui storie ci raccontano soprattutto
di tanti giovani e tante donne che si arrangiano con piccoli lavori e
consulenze saltuarie, senza poter usufruire di alcun ammortizzatore
sociale o sostegno pubblico. Un mondo dimenticato, sottorappresentato,
in cui spesso si celano lavoratori dipendenti di piccole o grandi
aziende mascherati dietro il regime della partita Iva. Insomma, sono i
nuovi poveri che si aggiungono ai pensionati e ai lavoratori dipendenti
che hanno visto anche loro perdere progressivamente il loro potere
d’acquisto spingendo tutti verso l’indigenza. E’ necessario che la
politica metta in campo subito forme di aiuto e sostegno per tutti ma
soprattutto per loro visto che parliamo in larga parte di giovani e
donne, le categorie più svantaggiate in assoluto nel mondo del lavoro,
come dimostra anche il bollettino di marzo del Cresa, secondo cui si
aggrava il problema dell’occupazione giovanile, con lavoratori tra i 15
e i 34 anni diminuiti dell’1%”.

Problema anche nello slancio agli iper. “La seconda riflessione è la
concorrenza della grande distribuzione, che insieme al commercio online,
sta mettendo in ginocchio le piccole e medie imprese: in questo
l’Abruzzo fa un doppio capolavoro in negativo, continuando a perseverare
nella costruzione dei centri commerciali, nonostante abbia già una
densità di iper-distribuzione tra le più alte d’Italia. Invece ci
ritroviamo di fronte alla ripartenza del progetto Mirò a Chieti Scalo
sulle sponde del fiume e alla proposta di legge della Regione di
localizzare centri commerciali di media superficie di vendita nelle aree
industriali. Scelte miopi, perché oltre all’impatto ambientale sul
territorio finiscono di mettere in ginocchio le poche ed eroiche piccole
realtà territoriali che provano a restare aperte”.