07 Aprile 2025 - 17:45:32

di Tommaso Cotellessa

Un’altra attività del centro storico dell’Aquila ha annunciato la sua chiusura. Nell’ultimo anno sono stati diversi i commercianti che hanno deciso di chiudere i battenti, con una particolare concentrazione nella zona di piazza Duomo, sulla quale insistono da mesi i lavori di rifacimento.

A comunicare la triste notizia è Ralph Aureli, storico storico gestore del Corner Pub, il quale ha reso nota la cessazione dell’attività per mezzo di una lettera aperta rivolta alla città intera, all’interno della quale non si limita a comunicare la chiusura ma tenta anche di approfondire le motivazioni che lo hanno portato a prendere una decisione sofferta che mai avrebbe voluto prendere.

«In questi giorni già tristi per la ricorrenza del sisma che colpì la città il 6 aprile del 2009, è con immenso dispiacere e un gran vuoto nel cuore che annuncio la triste notizia: il Corner Pub, aperto dal 1999, chiuderà per sempre i battenti! Purtroppo non si tratta di un arrivederci ma di un addio», è con queste parole cariche di sensibilità ma al contempo ieratiche che Aureli apre la sua lettera.

«Siamo tornati in centro storico quattro anni fa – spiega il commerciante – dopo esserci collocati per 10 lunghi anni in viale della Croce rossa a causa del terremoto, ma dopo soltanto un anno dal trasferimento in centro abbiamo dovuto resistere ai lavori di rifacimento di Piazza Duomo che, sebbene sarebbero dovuti durare solo un anno, purtroppo sono proseguiti per più del doppio! Una volta finita Piazza Duomo, da settembre e in seguito, con i primi freddi, abbiamo dovuto continuare a resistere, assistendo a un calo del 70% degli incassi, cosa mai registrata prima nonostante la crisi che da anni ha colpito le imprese, causato dalla trasformazione della piazza e delle vie d’accesso in isola pedonale che, in assenza di un piano ben strutturato sui parcheggi, ha contribuito a desertificare la zona di Piazza Duomo e del Corso».

Oltre l’analisi dei fattori esterni che senza alcun dubbio hanno provocato danni ingenti al commercio aquilano, come testimoniano le testimonianze dei commercianti stessi, no manca nella lettera di Aureli una seria autocritica, scrive infatti:

« Quando un’attività chiude le cause sono molteplici ed è giusto sottoporsi ad una feroce autocritica facendo un bilancio delle scelte fatte. Eppure, dopo attenta valutazione sono giunto alla conclusione che noi ce l’abbiamo messa tutta, garantendo sempre la qualità dei piatti e del servizio a fronte di prezzi corretti, selezionando sempre le migliori birre e mantenendo il locale piacevole e accogliente. Credo invece che siano mancate le scelte giuste per aiutare a ripopolare il centro storico da parte di chi ci governa a livello locale».

In questo passaggio il commerciante lancia un pesante affondo nei confronti di chi amministra la città sostenendo: « Credo sia mancato il sostegno a chi ha voluto concretamente investire in questa città. In 40 anni di questo lavoro mai avrei pensato a questo triste epilogo. Vorrei che adesso facessero un serio esame di coscienza il Sindaco, il Vicesindaco, i vari assessori e tutta l’attuale amministrazione, la peggiore da quando ne ho memoria. Mando un grande in bocca al lupo a tutti i miei colleghi, quelli onesti, quelli che non hanno mai preferito compiacere un’amministrazione capace solo di negare l’evidenza».

La nota si conclude con un abbraccio di congedo e gratitudine alla clientela:

«Un grande abbraccio a tutti i nostri clienti vecchi e nuovi, a quelli che sono sempre venuti a trovarci e anche a quelli che non sono più venuti, grazie d’aver creduto in noi e perdonatemi per non essere riuscito a fare di più!»