07 Aprile 2025 - 19:32:01
di Tommaso Cotellessa
Nel corso dell’ultima seduta della V Commissione comunale, convocata su richiesta del consigliere Paolo Romano (L’Aquila Nuova), è stato discussa l’annosa questione relativa al servizio di pulizie del Progetto C.a.s.e., per il quale il Comune ha indetto una gara d’appalto mai conclusa con venti proroghe tecniche in quattro anni e oltre due milioni di euro spesi per un servizio che, secondo molti, avrebbe dovuto essere migliorato da tempo.
Per il consigliere Romano ci si ritrova nella situazione in cui «una gestione emergenziale diventata regola» all’interno dei Progetti CASE e MAP.
Ripercorrendo la cronistoria del servizio, così come ricorda lo stesso Romano, si parte dal 2021, quando l’amministrazione comunale aveva avviato una procedura per l’affidamento del servizio di pulizia nei complessi abitativi post-sisma. La Centrale Unica di Committenza aveva annunciato tempi rapidi – appena quattro mesi – ma, a distanza di quattro anni, la gara risulta ancora ferma al palo. Nel frattempo, il Comune ha continuato ad affidarsi alla ditta in servizio dal 2018 attraverso ben 20 proroghe tecniche, una prassi che, secondo Romano, «viola i principi del Codice degli Appalti» e danneggia sia gli operatori del settore sia gli inquilini.
Non è la prima volta che il tema arriva in Commissione. Già nell’ottobre 2022, la Commissione di Vigilanza e Controllo, anch’essa riunitasi su impulso del consigliere, aveva evidenziato l’urgenza di concludere l’iter per un nuovo affidamento da 1,6 milioni di euro. Anche in quell’occasione, le promesse si sono infrante contro l’inerzia amministrativa.
In sede di V commissione Romano ha, inoltre, annunciato l’avvio di un confronto più ampio e strutturato sulla gestione complessiva dei Progetti CASE e MAP. Tra i temi sul tavolo: l’attuazione della delibera n. 589 del 19 dicembre 2024 sul piano di rateizzazione per le morosità, il censimento degli immobili, e la questione delle bollette del gas, che pesano sulle famiglie senza che queste siano adeguatamente informate.
Ma l’attenzione si sposta anche sulla gestione del patrimonio immobiliare post-sisma.
«Troppi fondi sono arrivati, e troppo poco si è fatto» denuncia Romano, con particolare riferimento ai MAP, per i quali chiede interventi urgenti: manutenzioni straordinarie, messa in sicurezza, demolizioni e riqualificazioni.
Infine, un appello sulla questione abitativa. «La domanda è alta, ma manca una strategia. Manca il coraggio di affrontare il tema con la serietà che merita. Non possiamo più permettere che i ritardi e le proroghe diventino la prassi. I cittadini meritano risposte. E le avranno».